VILLESSE-GORIZIA, DA LUNEDÌ AVVIO SECONDA FASE LAVORI

Gorizia, 27 ago - ''Non è vero che iniziano 'appena' la prossima settimana i lavori per la Villesse-Gorizia: si avvia una seconda fase dopo quella - complicata, onerosa e delicata - che ha caratterizzato questi primi otto mesi, da quando a metà dicembre il presidente della Regione Renzo Tondo pose la prima pietra dell'opera''. Dunque, ''non ci sono carte impolverate che giacciono nei cassetti di Autovie Venete e degli uffici del commissario per la riqualificazione autostradale della Villesse-Gorizia'', ha sottolineato oggi l'assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi che a Gorizia ha riunito in un unico tavolo di lavoro le istituzioni locali del territorio coinvolto, il prefetto ed il questore di Gorizia, i presidenti di Autovie Venete e FVG Strade, Emilio Terpin e Giorgio Santuz, le Forze dell'Ordine, il 118 ed i Vigili del fuoco, che saranno tutti chiamati a collaborare per la concretizzazione del secondo ''varco'' autostradale tra Italia e Slovenia. In questi primi mesi, ha così illustrato l'assessore Riccardi (anche nella successiva conferenza stampa), le attività di cantiere sono state intense ed hanno riguardato lo spostamento di 160 cosiddette ''interferenze'' e , tra queste, quelle relative al nuovo metanodotto Villesse-Gorizia di Snam rete Gas, con un impegno complessivo di risorse finanziarie pari a 2,7 milioni di euro. In totale sono stati ''movimentati'' 250 mila metri cubi di materiale. E' stata poi completata, effettuando su una superficie di 150 mila metri quadrati circa 10 mila perforazioni, la bonifica dagli ordigni bellici (trovando e recuperando ben 62 proiettili d'artiglieria), sono stati effettuati lavori di disboscamento su circa 75 mila metri quadrati, sono stati posati 5 chilometri di recinzione, sono state ubicate le centraline per il monitoraggio delle emissioni in atmosfera e 9 sonde per il controllo delle acque superficiali, accanto alla perforazione di 12 pozzi, per il controllo delle rirsorse idriche profonde. Nel frattempo, ha indicato Riccardi, sono già iniziati i contradditori relativamente agli espropri: a Savogna (conclusi 30 su 30), altri tre tra Gorizia e Gradisca, mentre a Farra i contradditori avviati sono 90 e fino ad ora non risultano contenziosi in atto ma un generale apprezzamento per la disponibilità dimostrata nel ridurre le aree da espropriare. Globalmente gli espropri riguarderanno 749 proprietari, con un impegno di spesa previsto in circa 20 milioni di euro. Da lunedì inizia invece la seconda fase, forse più evidente e certamente più ''impattante'', come hanno sottolineato Riccardi ed il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, di certo più disagevole per le comunità locali e gli automobilisti ma comunque non molto diversa da quanto succede sulle autostrade italiane ed estere per le attività di manutenzione ordinarie e straordinarie. Già la prossima settimana, quindi, nelle notti di martedì, mercoledì e giovedì sul raccodo Villesse-Gorizia sarà interrotta dalle 22.00 alle 6.00 la circolazione tra Gorizia e Farra e tra Gradisca ed il capoluogo, mentre nella notte tra lunedì e martedì verrà sospeso il traffico solo lungo la carreggiata per Villesse, con uscita obbligatoria a Farra d'Isonzo. Inoltre, per il solo traffico in direzione Villesse, sarà inibita la circolazione sulla rotatoria di Sant'Andrea (resteranno garantite le altre direzioni), con una chiusura prevista per circa sei mesi. ''Ma - hanno confermato Riccardi e Romoli - per tutti i circa 1.000 giorni di lavori indicati per lo sviluppo della nuova autostrada Villesse-Gorizia potrà comunque essere garantita la circolazione su questa direttrice, chiudendo una sola carreggiata e, così facendo, cercando di non andare ad incidere sulla viabilità ordinaria dei vicini centri abitati. In caso di criticità sono state peraltro già ipotizzate soluzioni viarie alternative. I disagi saranno inevitabili, è stato affermato, ma si tratta di un costo da sostenere di certo inferiore ai benefici finali. ''Come promesso, entro la fine della legislatura il presidente Renzo Tondo potrà consegnare all'Isontino un'opera attesa da trent'anni'', ha dichiarato l'assessore Riccardi. ARC/RM