(ACON) Trieste, 9 apr - "Finalmente siamo riusciti a ottenere
l'audizione dei promotori della petizione - dichiara in una nota
Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per
l'Autonomia, a margine della III Commissione dove vi è stata
l'audizione di Paolo Radivo, primo firmatario della petizione del
coordinamento Salviamo il Burlo e la pineta di Cattinara -.
Peccato che l'audizione, che da regolamento si sarebbe dovuta
tenere entro luglio 2024, sia stata convocata con inspiegabile
ritardo, quando la pineta è già stata abbattuta, e solo grazie ai
numerosi solleciti che ho inviato. Il mancato rispetto degli
strumenti di democrazia partecipativa, oltre a una violazione dei
diritti della cittadinanza, è un atteggiamento che certo non
aiuta a costruire fiducia tra popolazione e istituzioni".
Nel merito degli esiti della Commissione, la consigliera
commenta: "Avevamo presentato una mozione che chiedeva una
sospensiva dei lavori e una ridiscussione degli stessi perché
fortemente preoccupati per le numerose criticità del vecchio
progetto di trasferimento. Consapevoli che le ragioni per il
trasferimento del Burlo sono difficilmente superabili nella sede
di via dell'Istria, non può che farci piacere che diverse
criticità del vecchio progetto siano state, quantomeno
parzialmente, superate. Tuttavia sono necessarie ulteriori
rassicurazioni in merito alle compensazioni e al destino del
complesso di via dell'Istria".
"Innanzitutto va chiarito che gran parte dell'area dove sorgeva
la pineta verrà destinata a parcheggio e non all'ospedale,
pertanto si sarebbe potuta salvare con un opportuno piano di
mobility management, aspetto sul quale nell'audizione tenutasi in
febbraio non vi sono state risposte. Non è tollerabile poi che
non vi sia chiarezza (nonostante lo abbia esplicitamente chiesto)
su entità, tempi e modi per le compensazioni. Il progetto
iniziale prevedeva oltre 4000 alberature, l'assessore Scoccimarro
ne aveva poi dichiarati circa 3000 in risposta al mio emendamento
di dicembre 2024, ma nell'ultima audizione gli alberi sono
improvvisamente diventati 865, e senza alcuna risposta in merito
ai tempi di piantumazione", agggiune Massolino.
"Per quanto riguarda gli edifici di via dell'Istria, nemmeno
nella risoluzione proposta dalla Commissione, nonostante il
parziale impegno a portare avanti l'istanza delle compensazioni e
della tutela della qualifica Irccs del Burlo - conclude la
consigliera del Patto-Civica - non vi è una parola sulla
destinazione di quegli spazi, che sono a serio rischio
speculazione".
ACON/COM/fa