(ACON) Trieste, 9 apr - "Pensare a una devastazione arborea nei
pressi di un ospedale è incomprensibile, eppure la centenaria
pineta di Cattinara è stata oggetto di un taglio indiscriminato
in nome di un ampliamento della struttura e per la costruzione di
nuovi parcheggi".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine della presentazione in III
Commissione della petizione n. 6, Salviamo il Burlo e la pineta
di Cattinara. "L'esposizione dettagliata del dott. Paolo Radivo
ha portato all'attenzione dei commissari una situazione
drammatica, non solo per l'ambiente, il paesaggio, ma soprattutto
per l'uomo. Una petizione presentata più di un anno fa, a marzo
2024 alla vigilia dell'inizio dei lavori, che portava
all'attenzione del Consiglio Regionale e dell'assessore
competente un problema già precedentemente rilevato e affrontata
solo oggi, non è certamente una buona cartina di tornasole di una
politica poco attenta alle esigenze del territorio e dei suoi
abitanti. Creare un ambiente fortemente antropizzato e altamente
permeabilizzato - incalza la consigliera, che è anche
vicepresidente della IV Commissione - con asfalto e
cementificazioni nei pressi di un nosocomio è qualcosa di
difficile comprensione, visto che è cosa risaputa come un'area
verde nei pressi di ospedali non solo è auspicabile ma
assolutamente necessaria per la ricerca di una salute perduta dai
pazienti ospitati nelle strutture ospedaliere".
"Con il consumare il territorio per nuovi contenitori,
abbandonando quelli vecchi, non solo si fa un danno ambientale,
ma anche sociale e sanitario. È difficile comprendere questo
progetto e il cantiere che ne è derivato - prosegue l'esponente
rossoverde - sapendo che non c'è nulla di meglio degli alberi ad
esempio per la captazione della CO2. Gli alberi si abbattono
quando sono radicalmente nocivi e certamente questi non lo erano,
e parlare di compensazione fa emergere la necessità del
proponente di riparare un danno fatto e che nei fatti non sarà
riparato in alcun modo, certamente non piantando nuovi arbusti
facilmente aggredibili dal cambiamento climatico".
"Accorpare l'Irccs materno infantile Burlo Garofolo all'Ospedale
di Cattinara rientra in un progetto di atrofizzazione del
Servizio aanitario pubblico che pare non avere fine. Speculare
sulla salute dei cittadini è un leitmotiv che caratterizza la
maggioranza che governa la nostra regione ormai da oltre 7 anni.
Ci auguriamo - conclude Pellegrino - che la scelta di accorpare
il Burlo Garofalo con Cattinara possa davvero ridare fiato
all'offerta del servizio sanitario per i cittadini di Trieste e
che non sia l'ennesimo contenitore costruito a scapito dei
contenuti".
ACON/COM/fa