Il provvedimento impone al Comune balneare di riaprire i bandi di
gara per la stagione 2025
Trieste, 9 apr - Una sentenza ideologica e che lascia
perplessi, in quanto non si limita a definire la sussistenza o
meno di legittimo interesse da parte del concorrente che ha
presentato il ricorso, ma impone al Comune di Lignano di riaprire
i bandi di concessione mentre l'inizio della stagione turistica
2025 è ormai alle porte. Oltretutto, il Comune di Lignano ha
sempre manifestato la volontà di procedere con le nuove gare
entro la fine del 2025: la revoca dei bandi era di carattere
provvisorio e motivata dalla necessità di revisionare la
documentazione di gara a seguito dalle novità introdotte dal
nuovo decreto sulle concessioni balneari.
È, in sintesi, il concetto espresso dall'assessore regionale al
Patrimonio e Demanio in merito alla sentenza con cui il Consiglio
di Stato, ribaltando la precedente decisione del Tar del Friuli
Venezia Giulia, ha dichiarato illegittima la delibera con cui la
Giunta comunale di Lignano Sabbiadoro, nell'autunno 2024, aveva
revocato il bando di gara per l'assegnazione di 17 concessioni
demaniali con finalità turistico-ricreative.
Sul tema, l'esponente dell'Esecutivo del Friuli Venezia Giulia ha
incontrato questa mattina i rappresentanti del Comune balneare e
dell'avvocatura regionale. L'intento comune è di trovare una
soluzione che consenta di non compromettere gli esiti della nuova
stagione estiva, nel rispetto di quanto disposto dalla sentenza.
ARC/PAU/ma