Enti locali: Regione, con future Province servizi più efficienti

Aquileia, 5 apr - Nell'iter parlamentare in corso per la modifica dello Statuto di autonomia del Fvg al fine di istituire i nuovi Enti di area vasta è già calendarizzata, per il prossimo 22 maggio, la prima lettura al Senato - come già avvenuto alla Camera - che consentirà il reinserimento delle Province. Si avvicina così il momento in cui la Regione potrà legiferare con l'obiettivo di configurare il futuro Ente di area vasta che, se l'iter procedurale procederà senza interruzioni, potrebbe nascere entro la fine del 2026. È, in sintesi, quanto annunciato dell'assessore regionale agli Enti locali che ha partecipato a un confronto pubblico sul tema del futuro assetto istituzionale degli Enti di area vasta organizzato dal Comune di Aquileia e dall'Associazione per la terza ricostruzione che si è tenuto nel municipio di Aquileia. Nel tratteggiare la possibile futura configurazione istituzionale, l'assessore ha sottolineato come i nuovi Enti di area vasta non dovranno essere certo uguali alla Province che conoscevamo prima della loro abolizione nel 2026, un grave errore che ha portato confusione amministrativa e un reale aumento dei costi per la Regione, ma dovranno essere enti diversi, con maggiori funzioni e con il principale obiettivo di offrire servizi migliori e più efficienti ai cittadini e alla comunità territoriali. La riforma istituzionale cui la Regione guarda, è emerso dall'intervento dell'assessore, punterà ad alleggerire la Regione di tutte quelle competenze di cui è stata "sovraccaricata" dopo l'abolizione delle vecchie Province. Competenze, è stato ribadito, che non appartengono alla natura istituzionale della Regione, ente nato per legiferare e per fare programmazione, non certo amministrazione e gestione dei territori. Il percorso che porterà ai nuovi Enti di area vasta, per l'esponente dell'Esecutivo regionale, proprio perché non avrà i connotati dell'operazione ideologica che portò alla cancellazione delle precedenti Province, sarà svolto per gradi e con i passaggi di trasferimento di alcune competenze ai futuri Enti. Passaggi di funzioni che avverranno solo nel momento in cui ci sarà la garanzia che i nuovi assetti istituzionali avranno sia le risorse economiche adeguate che il personale necessario per poter svolgere le funzioni trasferite, e quindi garantire in maniera efficiente i servizi ai cittadini senza interruzioni. Un percorso svolto per gradi e con il continuo confronto con le comunità territoriali. Esattamente, è stato ricordato, come accaduto in questi anni con l'istituzione degli Enti decentrati regionali (Edr), che rappresentano il "nucleo fondante" delle future Province e che hanno prima ricevuto le competenze per l'edilizia scolastica degli istituti superiori e poi, in una seconda fase, le competenze sulla viabilità ex provinciale. Affrontando poi il tema legato alle difficoltà dei Comuni sul fronte della carenza di personale, da parte dell'esponente della Giunta, è stato ipotizzato un altro ruolo fondamentale dei futuri Enti di area vasta: quello di assicurare ai Comuni, specie quelli più piccoli che soffrono maggiormente le difficoltà della mancanza di personale, un supporto operativo nella gestione di bandi, gare e appalti. In particolare, come è stato evidenziato, rispetto all'ambito dei lavori pubblici nei settori dell'edilizia scolastica e della viabilità. Con l'istituzione dei nuovi Enti di area vasta, come sottolineato nell'intervento dell'assessore, il Friuli Venezia Giulia si prepara ad affrontare una sfida decisiva per il miglioramento dei servizi ai cittadini e per una gestione più efficiente delle risorse. Questo processo di riforma, nell'ambito delle politiche di sviluppo locale, rappresenta una risposta alle necessità di un territorio che deve essere governato con una visione moderna e strategica, mirando a favorire l'autonomia e la vicinanza ai bisogni delle persone. ARC/LIS/pph