(ACON) Udine, 1 apr - "A Pagnacco si è costituito un comitato,
e quando si costituiscono i comitati è sempre un fallimento per
la politica di governo e per i proponenti, ma dà la misura che i
cittadini e le cittadine non stanno più a guardare e subire le
scelte di chi abusa delle risorse della collettività".
Così la consigliera regionale Serena Pellegrino, di Alleanza
Verdi e Sinistra, in una nota a margine dell'incontro pubblico
svoltosi ieri sera a Pagnacco in merito all'ipotesi di un
insediamento di produzione di biometano.
"Il biogas - spiega Pellegrino - è una fonte energetica
importante perché trasforma le feci di animali in metano, ma non
dobbiamo dimenticare che per farlo è necessaria l'immissione del
siero del latte e di cereali, senza contare il consumo di gasolio
per i trasferimenti. Inoltre il biometano è annoverato, seppur in
forma minore, tra i gas climalteranti. Aggiungo che il sito
prescelto è un'area non compromessa dal punto di vista
urbanistico e ambientale ma, qualora si procedesse con questa
scelta, lo diventerebbe e metterebbe in crisi due comunità che
sommate fanno migliaia di cittadini, in un comprensorio che vede
la presenza di oltre 20mila abitanti".
"La Regione - prosegue la consigliera di Avs - faccia la sua
parte ma tenga conto della volontà dei cittadini e delle
cittadine che non si oppongono all'impianto in sé, ma alla sua
collocazione". Pellegrino non manca di esprimere il suo pensiero
nei confronti di chi ha condotto il percorso autorizzativo. "E se
fino ad ora coloro che hanno gestito e condotto l'iter
amministrativo (amministratori, proponenti e professionisti)
hanno agito in modo poco trasparente, da questo momento in poi
non sono più ammessi nascondimenti. Gli amministratori locali di
Maggioranza hanno ammesso di non essere conoscitori della materia
e hanno modificato la loro opinione, ora sta ai professionisti e
ai proponenti avere il coraggio di ammettere di aver sbagliato e
di ritirare la richiesta di prevedere quell'impianto nel luogo
sbagliato, perché nessuno è in grado di garantire che gli odori
saranno eliminati".
"Impianti omologhi situati in zone residenziali hanno dimostrato
che gli impatti odorifici sono importanti. Troppe volte si
scelgono progetti che non richiedono la Via (Valutazione di
impatto ambientale) obbligatoria, ma non per questo gli impatti
ambientali non ci sono. Della questione - conclude l'esponente
rossoverde - parlerò portandola all'attenzione dell'Ufficio di
presidenza della IV Commissione di cui sono vicepresidente,
affinché tutti gli attori in campo abbiano la contezza di quanto
si sta parlando".
ACON/COM/fa