Sicurezza: Roberti, nuovi criteri mettono ordine a sistema accoglienza

Approvato dalla Giunta il provvedimento che prevede nuovi e più stringenti parametri per l'apertura di nuove strutture sul territorio per i minori stranieri Pordenone, 28 mar - "Con questa delibera si mette finalmente ordine al sistema dell'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati che, in particolare nell'ultimo periodo, era divenuto piuttosto caotico lasciando il territorio e le comunità a sé stesse e causando quei fenomeni che hanno visto il Friuli Venezia Giulia obbligato a rispondere, ingiustificatamente, anche alle esigenze di Comuni di altre Regioni che trasferivano qui quote di minori stranieri. Ciò ha comportato un impatto sul territorio, in particolare su aspetti legati alla sicurezza, al controllo e alle possibili criticità dovute a tensioni e difficoltà di integrazione". Lo ha detto oggi l'assessore alla Sicurezza e immigrazione, Pierpaolo Roberti, a margine dell'approvazione della delibera di Giunta che modifica i criteri per l'espressione del parere di compatibilità con il complessivo fabbisogno regionale e con la localizzazione territoriale delle strutture per minori stranieri non accompagnati presenti in Friuli Venezia Giulia. "Dopo il recente via libera del Consiglio a una norma su questa materia - ha evidenziato Roberti - abbiamo approvato ora la delibera che fissa i criteri per le nuove strutture per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati sul territorio regionale. Essenzialmente, i principi sono tre e consentiranno di gestire in modo più ordinato la presenza di strutture per minori stranieri sia nei quartieri delle città più grandi che nelle piccole comunità, prevedendo un numero di posti nell'accoglienza che sia maggiormente equilibrato con l'incidenza della popolazione e le caratteristiche delle aree territoriali". Il primo criterio tiene conto del fabbisogno reale regionale, cioè di quanti posti i nostri Comuni hanno bisogno per l'accoglienza. "Questo - ha spiegato l'assessore - consentirà di eliminare quel fenomeno che fino a oggi ha visto amministrazioni locali di altre Regioni che, ingiustificatamente, continuavano a trasferire minori stranieri in Friuli Venezia Giulia e, contestualmente, imprese e cooperative che continuavano a chiedere l'apertura di nuove strutture". Il secondo criterio previsto dal nuovo provvedimento approvato è legato alla densità abitativa. "Vogliamo fare in modo che - ha spiegato l'esponente della Giunta - in rioni o quartieri particolarmente popolati, in particolare nelle città capoluogo, si possa evitare il verificarsi di casi in cui a un'elevata densità abitativa si aggiungano ulteriori strutture che ospitano minori stranieri con conseguenti criticità sul versante della sicurezza e della difficoltà di integrazione". Il terzo criterio è legato all'incidenza sulla popolazione. "Questo parametro - ha sottolineato l'assessore - viene previsto al fine di salvaguardare le comunità territoriali più piccole, dove magari, a fronte di pochi residenti, vi sia la possibilità di aprire una struttura anche con decine di posti per l'accoglienza. E' chiaro che situazioni di questo tipo - ha aggiunto Roberti - non dovranno più verificarsi proprio per evitare impatti critici e negativi sui territori che mettono a rischio la sicurezza e non favoriscono certo l'integrazione dei minori stranieri". ARC/LIS/al