Trieste, 27 mar - "Siamo particolarmente soddisfatti dei
brillanti risultati ottenuti nel 2024 dai Musei nazionali del
Friuli Venezia Giulia e dalla straordinaria capacità di
utilizzare al meglio le ingenti risorse messe a disposizione dal
Ministero della Cultura. Uno stato dell'arte totalmente positivo,
in linea con gli esiti della recente indagine, che abbiamo
commissionato alla società Formules e che è stata coordinata dal
professor Guido Guerzoni dell'Università Bocconi di Milano, sulla
situazione attuale e i fabbisogni dei musei e dei luoghi della
cultura del nostro territorio. È un vero orgoglio amministrare
una Regione che secondo tutte le analisi continua a essere al
vertice in Italia per investimenti in questo settore".
Lo ha affermato oggi a Trieste il vicegovernatore con delega alla
Cultura Mario Anzil durante la presentazione del bilancio sociale
dei Musei nazionali del Friuli Venezia Giulia che si è tenuta
nella sala del Trono del Castello di Miramare.
La rete dei Musei nazionali del Friuli Venezia Giulia è composta
dal Museo storico e dal Parco del Castello di Miramare, dal Museo
archeologico di Aquileia e dal Museo archeologico di Cividale e
dal Museo nazionale di archeologia subacquea dell'Alto Adriatico
di Grado di prossima apertura. Insieme queste istituzioni stanno
per chiudere un bilancio che si aggirerà sui 28 milioni di euro.
"Uno status che possiamo vantare anche a livello internazionale -
ha sottolineato Anzil -. Non a caso la nostra Regione porterà fra
poco all'Expo universale di Osaka in Giappone ben tre reperti di
inestimabile valore del Museo archeologico di Aquileia e può
vantare il maggior numero al mondo di siti riconosciuti
patrimonio dall'Unesco rispetto la popolazione residente".
"Altri traguardi di eccezionale importanza sono Nova Gorica
Gorizia Capitale europea della cultura 2025 e Pordenone Capitale
italiana della cultura 2027. Un binomio - ha aggiunto il
vicegovernatore - che non ha precedenti in Italia e in Europa".
"Questi risultati - ha sostenuto l'esponente della Giunta Fedriga
- stanno gettando le basi per una stagione di nuovo rinascimento
culturale, per una visione di futuro per il Friuli Venezia Giulia
che si può affermare solo lavorando in rete come stanno facendo i
musei nazionali del nostro territorio".
Per Anzil le istituzioni e le nostre realtà culturali stanno
operando con grande professionalità e dedizione per rendere, ogni
giorno di più, la nostra regione protagonista una cultura di
frontiera che si caratterizza per essere polifonica e pluralista.
"Le diverse sensibilità che arricchiscono quest'area così unica
del nostro Paese possono offrire ai visitatori, che risultano
essere in costante crescita, esperienze culturali assolutamente
affascinanti. Una cultura - ha precisato - che non può essere
relegata a un insieme di conoscenze asettiche ma che deve essere
invece una rielaborazione personale e soggettiva delle esperienze
vissute direttamente".
Durante la lunga presentazione, curata dalla direttrice dei Musei
nazionali Andreina Contessa, sono stati snocciolati gli obiettivi
di maggior rilievo centrati nel corso dell'anno in tema di
accessibilità, conoscenza, connessione, sostenibilità e
trasparenza ma anche i principali dati sull'affluenza.
Per la prima volta sono stati venduti più di 400mila biglietti
per l'ingresso al Museo e al Castelletto di Miramare con un +18%
rispetto il 2023 e un incasso di quasi 2,2 milioni di euro,
mentre il Parco storico ha registrato un aumento, superando il
milione di visitatori.
Sono oltre 42mila le persone che hanno apprezzato l'enorme
patrimonio del Museo archeologico di Aquileia, in linea con la
situazione pre-Covid, e 25mila quelle che hanno visitato il Museo
archeologico di Cividale, condizionato però da significativi
interventi volti a migliorare la fruizione di questo importante
realtà.
Nel corso dell'evento sono stati anche ricordati i lavori di
ripristino del dissesto dell'area demaniale marittima statale e
di riqualificazione del porticciolo di Grignano, con la
realizzazione di un ascensore panoramico che consentirà di
accedere direttamente al Parco del Castello di Miramare, resi
possibili da uno stanziamento dell'Amministrazione regionale di
circa 7,5 milioni di euro.
ARC/RT/ma