L'assessore ha incontrato a Roma il commissario europeo Serafin e
ribadito l'importanza di non ridimensionare l'Erasmus Plus
Trieste, 27 mar - "La definizione della prossima programmazione
europea non può prescindere dal coinvolgimento diretto dei
territori ed è un segnale importante che la Commissione europea
abbia avviato un dialogo con le Regioni: solo partendo
dall'ascolto si costruisce un'Europa più forte e coesa". È il
messaggio lanciato dall'assessore regionale al Patrimonio,
demanio, servizi generali e sistemi informativi, Sebastiano
Callari, al termine dell'incontro con il commissario europeo al
Bilancio e all'antifrode, Piotr Serafin, svoltosi oggi a Roma
nella sede di rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia.
L'assessore Callari, che questa mattina ha sostituito il
governatore Fedriga durante la riunione della Conferenza delle
Regioni e Province autonome, durante il confronto con il
commissario Serafin ha ribadito la posizione condivisa dalle
Regioni italiane in un documento che pone un focus specifico
sulla tutela dei fondi riservati al programma Erasmus Plus, il
quale nell'attuale programmazione ha una dotazione di 28 miliardi
di euro.
"Ho chiesto rassicurazioni sul mantenimento delle risorse
destinate all'Erasmus, perché rappresenta non solo un pilastro
storico dell'Unione europea, ma anche uno strumento fondamentale
di crescita, dialogo e formazione per milioni di giovani - ha
spiegato Callari -. Ritengo, infatti, che sarebbe un grave errore
ridurre i fondi per l'Erasmus e quelli per la coesione, per
finanziare altre priorità, come la difesa comune, che rischia di
sottrarre risorse vitali per l'integrazione europea".
L'assessore ha espresso apprezzamento per l'apertura della
Commissione in tal senso, sottolineando che "anche all'interno
del Pnrr ci sono stati investimenti rilevanti in favore delle
nuove generazioni, in coerenza con la visione di un'Europa che
riparte dai giovani. È incoraggiante sapere che la Commissione
intende tutelare Erasmus e, possibilmente, potenziarlo: sarebbe
un messaggio forte per il futuro dell'Europa, fondato sulla
conoscenza reciproca, la mobilità e l'inclusione".
ARC/MA