Udine, 27 mar - "La Regione sostiene con convinzione il corso
di perfezionamento 'Valori identitari e imprenditorialità'
promosso dall'Università di Udine, perché crede nella forza della
lingua e delle radici friulane per creare un legame con i
discendenti dei corregionali all'estero. In particolare, crediamo
nella possibilità di fare leva su queste radici per favorire
l'imprenditorialità di ritorno, ovvero la creazione di
attrattività verso la nostra regione".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo
Roberti portando i saluti al convegno internazionale "Minoranze
linguistiche, italiano nel mondo. Strutture e aspetti
sociolinguistici", che si è aperto oggi pomeriggio all'Ateneo di
Udine e proseguirà domani nella sala Gusmani di Palazzo Antonini.
Il convegno giunge a chiusura della quindicesima edizione
dell'iniziativa formativa, realizzata in sinergia con l'Ente
Friuli nel Mondo e sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia,
al cui interno si svolgono scambi con giovani studenti
provenienti in particolare dal Sud America.
"Continueremo a garantire le risorse a sostegno di questo
progetto nella convinzione che valorizzare gli elementi comuni
con i discendenti dei corregionali all'estero, rafforzare le
affinità, far comprendere loro che nella nostra regione oggi c'è
un tessuto economico fiorente porta benefici sia al nostro
territorio che ai giovani partecipanti" ha sottolineato
l'assessore.
Roberti, nel ringraziare l'Ateneo per l'attività svolta, ha
ricordato come "questo corso può contribuire a trovare forme
nuove di contrasto al calo demografico, rendendo attrattivo il
territorio regionale e mettendo in luce le esperienze culturali e
imprenditoriali che possono contribuire alla crescita economica".
Il convegno è stato aperto dai saluti del pro-rettore Andrea
Cafarelli a cui ha fatto seguito l'intervento del presidente
dell'Ente Friuli nel Mondo Franco Iacop, mentre i lavori sono
stati coordinati dalla direttrice del corso di perfezionamento,
Raffaella Bombi.
Il convegno metterà a confronto esperienze di studiosi
provenienti da Abruzzo, Lombardia, Sardegna, Sicilia e Toscana,
aree e paesi caratterizzati, nel passato, da forti flussi
migratori in uscita ed entrata, così come da situazioni di
plurilinguismo con aspetti simili a quelli del Friuli Venezia
Giulia.
ARC/SSA/ma