Il ringraziamento dell'assessore ai Lions Club per la donazione
di un comunicatore innovativo alla Terapia intensiva di Tolmezzo
Tolmezzo, 27 mar - "La tecnologia ci mette davanti a scoperte
e soluzioni impensabili fino a pochi anni fa. Consentire a una
persona che non ha possibilità di esprimere i propri bisogni ed
emozioni è l'effetto di questo progresso. Ringrazio i Lions club
per questa opera di generosità, il sistema professionale che ha
saputo raccogliere questa opportunità e i ricercatori che, con il
loro talento e le loro conoscenze, hanno messo a disposizione uno
strumento innovativo".
Sono le parole con cui oggi l'assessore regionale alla Salute e
Politiche sociali Riccardo Riccardi ha ringraziato i Lions Club
della zona E del Distretto 108Ta2, per aver donato al reparto di
Terapia intensiva dell'ospedale di Tolmezzo il comunicatore "DiCo
1.000". Un'apparecchiatura elettromedicale all'avanguardia, del
valore di oltre 6mila euro, che facilita la comunicazione non
verbale da parte di soggetti temporaneamente impossibilitati a
parlare, come quelli ricoverati nei reparti di terapia intensiva
intubati o tracheostomizzati.
La presentazione del progetto "Una voce per chi non può parlare",
promosso dai Lions club di Venzone e Tolmezzo e dall'associazione
We serve Lions, ha visto la partecipazione - tra gli altri - del
direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli
centrale (Asufc) Denis Caporale, del direttore del reparto di
Medicina d'urgenza tolmezzino Pier Paolo Pillinini, del
coordinatore infermieristico Antonello Ercolini e dei
rappresentanti dei Lions club.
Secondo l'assessore, "è importante che il sistema sanitario
guardi all'evoluzione della società per adattare la risposta ai
nuovi bisogni. L'ausilio delle tecnologie che vengono sviluppate
e iniziative di solidarietà, rispetto a cui il Friuli Venezia
Giulia si conferma una terra straordinaria, concorrono in questa
direzione".
L'acquisto del macchinario è stato reso possibile anche dal
sostegno economico della società Cid di Colloredo di Monte Albano
e al ricavato di alcuni concerti benefici precedentemente
organizzati sul territorio. Parte dei fondi raccolti sono stati
destinati anche al rifacimento della sala d'accoglienza
dell'oncologia pediatrica di Aviano.
ARC/PAU/ma