(ACON) Trieste, 26 mar - "Quando un'assemblea pubblica viene
spostata da una location a una più grande, per contenere in
massima parte tutte le persone che desiderano partecipare a un
incontro organizzato dall'Amministrazione locale, vuol dire che
quanto si va a discutere in quell'occasione è di assoluta
importanza e rilevanza per quel territorio e per i cittadini che
lo abitano".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine dell'incontro pubblico
promosso dai sindaci di Tavagnacco e Pagnacco in merito
all'ipotesi di un insediamento di produzione di biogas e
biometano fra i due comuni.
"Nessuno dei presenti - prosegue la consigliera, che è anche
vicepresidente della IV Commissione - ha manifestato contrarietà
nei confronti del manufatto in sé, quello che si contesta è la
vicinanza alle abitazioni e alle altre aziende con un ovvio
incremento del traffico, ma soprattutto degli odori che
necessariamente la struttura, che funge anche come centro di
stoccaggio, produrrà".
"Avere portato all'attenzione dei cittadini un progetto che avrà
la necessità di un via libera solo dalla Regione, sebbene
attraverso una conferenza di servizi, senza aver investito e
coinvolto le popolazioni non solo dei due comuni ma dell'intera
area limitrofa, è un comportamento e un modus operandi che non
può più essere accettato. Va ribadito - continua l'esponente
rossoverde - sempre con grande determinazione che se un progetto
è valido, i proponenti dovrebbero essere fieri di farlo conoscere
alla popolazione e non cercare escamotage e percorsi favorevoli
per avere le autorizzazioni".
"Chi abita in quei territori - aggiunge la consigliera - ha il
diritto di sapere cosa accadrà nelle loro aree limitrofe, e non a
iter già avviato. Non è ammissibile che si utilizzi lo scudo
della transizione ecologica, che ricorda più una transazione
economica, per realizzare un manufatto che andrà inevitabilmente
a impattare con l'ambiente e il paesaggio, la residenzialità
oltreché entrare in contrasto con un'economia già esistente.
Assieme agli altri colleghi del Consiglio regionale, alcuni dei
quali presenti ieri sera a Feletto Umberto, appena abbiamo avuto
notizia dell'ipotesi di insediamento industriale ai primi di
marzo abbiamo sottoscritto un ordine del giorno a prima firma del
consigliere di Maggioranza ed ex sindaco di Tavagnacco, Moreno
Lirutti, per impegnare da subito la Giunta Regionale sulla
questione e per fare chiarezza, se del caso bloccare la
realizzazione di un impianto che, sebbene non necessiti di una
Via (Valutazione di impatto ambientale), risulta totalmente fuori
scala rispetto al contesto in cui si vuole ubicare".
"Auspico - conclude Pellegrino -, così come ho detto nel mio
intervento in auditorium, che il buon senso e l'etica prevalgano
sugli interessi di pochi imprenditori e di qualche
professionista, e che l'insediamento venga spostato in un altro
sito più confacente e funzionale, dove vantaggi e svantaggi si
possano equilibrare in nome di un comune rispetto".
ACON/COM/fa