BRANDI, OCCUPAZIONE DONNE OPPORTUNITÀ PER RIPRESA

Trieste, 22 lug - La crisi ha determinato conseguenze diverse sulla componente maschile e femminile del mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia. L'occupazione delle donne ha "tenuto" di più nella prima fase, ma poi ha mostrato un progressivo indebolimento, che si innesta su problemi strutturali di più lunga data, come la differenza nei tassi di occupazione e di disoccupazione, nelle opportunità di carriera, nelle retribuzioni, nell'accesso a percorsi di formazione. Sullo sfondo resta il "nodo" della difficoltà di conciliare tempi di vita e tempi di lavoro. È quanto emerge dal Rapporto 2009 sul tema "Lavoro femminile e politiche di conciliazione in Friuli Venezia Giulia", una ricerca promossa dall'Agenzia regionale del lavoro. Il Rapporto è stato presentato oggi a Trieste, in un convegno che si è svolto alla Stazione marittima, dall'assessore regionale al Lavoro con delega alle Pari opportunità Angela Brandi. Eppure, come ha rilevato l'assessore Brandi nella sua ampia relazione introduttiva, l'elevata quota di donne inattive, ma potenzialmente disponibili a lavorare "a determinate condizioni", apre ampi spazi di intervento per guardare oltre la crisi. "Proprio la componente femminile - secondo Angela Brandi - può rappresentare una risorsa da cui ripartire, attraverso il sostegno all'imprenditorialità, al lavoro autonomo e favorendo la permanenza al lavoro anche dopo la maternità, con incentivi dedicati". Le politiche attive del lavoro promosse dall'Amministrazione regionale per fronteggiare la crisi, ha ricordato l'assessore, hanno previsto specifici strumenti riservati all'occupazione femminile, come gli incentivi per l'assunzione di lavoratrici precarie, la promozione del lavoro autonomo e libero professionale femminile, il sostegno ai progetti di azione positiva degli Enti locali a favore dell'occupabilità femminile, il finanziamento di progetti innovativi delle imprese per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Progetti specifici, attraverso bandi emanati nel corso del 2009, sono stati dedicati alle "Azioni positive rivolte all'erogazione di servizi in favore di donne in difficoltà occupazionale nei cui nuclei familiari sono presenti minori, anziani, disabili" e, in collaborazione con la Commissione regionale pari opportunità, alle "Azioni positive volte all'incremento delle opportunità di qualificazione e riqualificazione delle donne". L'assessore ha anche richiamato l'attenzione sul Piano "Italia 2020 - Programma per l'inclusione delle donne nel mercato del lavoro", sottoscritto dai ministeri delle Pari opportunità e del Welfare, con l'obiettivo di creare un sistema integrato della conciliazione e delle pari opportunità. "La crisi - ha concluso Angela Brandi - ha rappresentato, per certi versi, un'occasione importante per avviare un percorso che, in fase di ripresa, ci consentirà di valorizzare al meglio le potenzialità e le risorse umane del Friuli Venezia Giulia, senza lasciare indietro nessuno, ma mettendo al centro la persona e il lavoro". ARC/PF