Trieste, 22 lug - Il premio giornalistico internazionale Marco Luchetta 2010 ha sottolineato ancora una volta l'importanza di un giornalismo attento anche alle realtà più difficili, in particolare alla condizione dei bambini in ogni parte del mondo. Per questo motivo la Regione Friuli Venezia Giulia ha sostenuto e sosterrà l'iniziativa voluta dalla Fondazione Luchetta, Ota, D'Angelo, Hrovatin e promossa dalla Rai nel ricordo dei quattro giornalisti e operatori dell'informazione triestini che sono stati uccisi mentre erano impegnati nel loro lavoro, nel 1994, a Mostar e Mogadiscio. Lo ha ribadito il presidente della Regione Renzo Tondo con la sua partecipazione, ieri sera, sia all'incontro con i vincitori delle diverse sezioni del Premio, nel Palazzo della Regione a Trieste, sia alla serata "I nostri angeli", registrata dalla Rai in Piazza Unità d'Italia per trasmetterla sabato 24 luglio in seconda serata su Raiuno. Tondo ha consegnato il Premio Luchetta 2010 - sezione TV al giornalista Alfredo Macchi per un servizio sui bambini indiani abbandonati, trasmesso da Rete4-Password. Con il premiato ha parlato della sua personale esperienza nel campo delle adozioni a distanza proprio a favore di bambini indiani. Gli altri premiato sono: Viviana Mazza del Corriere della Sera, nella sezione quotidiani e periodici con l'articolo "Delara, la ragazzina-pittrice che l'Iran manda la patibolo"; Lina Lakhani dell'Independent on Sunday che ha ricevuto il premio D'Angelo per il servizio sulla campagna della registrazione nascite per far emergere il fenomeno dei bambini "inesistenti"; Dorothee Ollieric, giornalista di France 2, Premio speciale Luchetta 2010 per il miglior reportage sul terremoto ad Haiti; Roberto Carulli di RaiSport che ha ricevuto il premio Ota per le migliori immagini televisive con "Angola 2010,un calcio al passato". Il premio Miran Hrovatin è andato ad Armando Dadi per una foto che ritrae un nonno che consola i nipotini dopo il terremoto dell'Aquila.
ARC/GB