Udine, 19 mar - "La lingua italiana è in veloce evoluzione e
ne siamo tutti consapevoli, ma le sedi istituzionali non sono
luoghi in cui dare seguito a sperimentazioni seguendo le mode del
momento. La stessa Accademia della Crusca tiene a sottolineare
che un uso non discriminatorio dell'italiano sia possibile, senza
forzature, semplicemente mettendo la giusta attenzione in ciò che
si dice e si scrive; utilizzando, a esempio, il genere
grammaticale secondo le normali regole della nostra lingua".
Lo afferma il vicegovernatore e assessore alla Cultura del Friuli
Venezia Giulia, Mario Anzil, in merito alla mozione sul
linguaggio di genere portata all'attenzione del Consiglio
regionale.
"Per questo, a oggi, la mozione sul linguaggio di genere non
rappresenta una priorità, soprattutto alla luce dei fatti che
vedono la nostra Regione tra le prime in Italia nelle politiche
in favore delle donne e sul podio nazionale nella riduzione del
divario occupazionale tra generi", ha osservato Anzil.
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