L'assessore in visita alle comunità friulane di Florencio Varela
e di Castelmonte in Argentina
Udine, 19 mar - "In ogni Paese del mondo dove i friulani sono
emigrati, hanno portato nel loro cuore la terra d'origine,
adoperandosi per dare un futuro ai propri discendenti. Laddove
sono arrivati hanno saputo creare armonia e crescita. Così è
stato anche in Argentina dove, con impegno e grande capacità, con
tenacia e con l'oro che hanno nelle mani, la loro laboriosità si
è tradotta in importanti opere di aiuto, formazione, educazione e
sviluppo, per le loro famiglie e per le comunità con le quali
hanno stretto nuove relazioni. Incontrare, in questi giorni, i
loro discendenti è stato un onore".
Sono le parole dell'assessore alle Finanze del Friuli Venezia
Giulia, Barbara Zilli, presente in Argentina per celebrare i 147
anni dall'arrivo dei primi emigranti gemonesi nel Paese. Nella
delegazione friulana che ha raggiunto questa Nazione del
Sudamerica ci sono anche il presidente di Ente Friuli nel mondo,
Franco Iacop, il sindaco di Gemona del Friuli, Roberto Revelant,
il presidente della Comunità montana del Gemonese, Alessandro
Marangoni, la vicesindaco di Cividale del Friuli, Giorgia Carlig,
il ceo di "Back to Italy", Gerardo Sine, e la genealogista
friulana Angela Basaldella. La missione terminerà nella giornata
di domani con il rientro in Italia.
Dopo gli incontri tenutisi a Colonia Caroya, Zilli e la
delegazione hanno fatto visita lunedì all'Unione Friulana di
Florencio Varela e all'Instituto de Enseñanza Privada Friuli,
accolti dal presidente dell'Unione, Carlos Sperandio. Il Fogolâr,
fondato il 16 luglio 1960, offre una formazione educativa a 570
tra ragazze e ragazzi che frequentano la primaria e la
secondaria: "Un bellissimo esempio del grande impegno nei nostri
emigranti che hanno creato, ex novo, una scuola per dare un
futuro migliore ai giovani, specialmente a coloro che altrimenti
non avrebbero avuto possibilità di ricevere un'educazione" ha
detto Zilli, incontrando anche gli allievi e il personale
impegnato nell'Istituto de Enseñanza Privada Friuli.
Durante la visita alla scuola, nata nel 1966 per volontà dei
fondatori dell'Unione Friulana per accogliere i bambini della
città e insegnare la lingua italiana, è stata anche illustrata la
piattaforma genealogica realizzata in Friuli Venezia Giulia a
cura della genealogista friulana Angela Basaldella, presentazione
che ha riscosso particolare apprezzamento.
Nella giornata di ieri, invece, l'assessore Zilli e la
delegazione friulana hanno raggiunto un'altra area periferica di
Buenos Aires, Castelmonte, che ospita anche una parrocchia e dove
ha sede l'omonimo santuario, luogo sacro retto da don Claudio
Snidero. Qui, nel novembre del 1963, giunsero due sacerdoti
friulani: padre Alberto e padre Carisio. Attorno a loro si
raggruppò la comunità friulana che volle costruire un tempio dove
pregare la Madonna: qui i fedeli affidano le loro suppliche alla
Vergine innanzi un'effige che riproduce proprio la statua di
"Madone di Mont": "in questi spazi sacri, l'identità friulana si
rafforza anche attraverso quell'indissolubile sentimento di fede
e speranza che anima le comunità che vivono in patria e al di
fuori dei suoi confini geografici" ha detto Zilli, visitando il
tempio.
Nei pressi della chiesa, don Claudio Snidero ha creato una scuola
professionale, il "Centro Educativo Castelmonte", oggi
frequentato da 1500 persone. Dalla data della sua inaugurazione,
il 18 marzo del 1990, il polo formativo ha rilasciato oltre
30.000 diplomi di insegnamento tecnico. Portando i saluti di
tutta l'Amministrazione regionale, Zilli ha sottolineato che: "il
'modello Castelmonte' e tutto ciò che abbiamo potuto vedere in
questi giorni a Colonia Caroya, e quindi a Buenos Aires, è un
orgoglio per tutti noi e la dimostrazione di come il desiderio di
riscatto e la laboriosità dei friulani siano da sempre una leva
fondamentale per la crescita dei territori, ovunque essi si
trovino".
L'assessore Zilli ha incontrato, infine, nella sede
dell'ambasciata italiana a Buenos Aires, l'ambasciatore d'Italia,
Fabrizio Lucentini e il Console generale Carmelo Barbera, che
hanno dato il benvenuto alla delegazione friulana, confermando
l'importanza degli ottimi rapporti tra le comunità e
sottolineando il grande impegno delle famiglie friulane nei
territori. In ambasciata era presente anche il presidente della
Lombardia Attilio Fontana, a sua volta con una delegazione della
Regione.
ARC/PT/al