Venezia, 19 mar - "La qualità e la gestione dell'acqua sono
temi centrali per il benessere delle nostre comunità, ma non
sempre ci rendiamo conto di quanto questa risorsa sia
fondamentale e tutt'altro che scontata. Serve un impegno comune
per garantirne la tutela, al di là dei confini amministrativi e
delle diverse sensibilità politiche".
Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente
del Friuli Venezia Giulia Fabio Scoccimarro intervenendo oggi in
videoconferenza a Venezia al Palazzo Grandi Stazioni al terzo
evento degli Stati Generali per lo sviluppo sostenibile dell'Alto
Adriatico e dell'Europa Centrale, promossi originariamente dalla
Regione Fvg che ne è attualmente capofila.
Nell'occasione è stato sottoscritto il nuovo documento tecnico
collegato al "Memorandum di Trieste per la Sostenibilità,
l'Energia e l'Ambiente", che rafforza la cooperazione tra le
Regioni dell'Alto Adriatico e dell'Europa Centrale nella gestione
sostenibile delle risorse idriche.
"Dal primo Memorandum del marzo 2023 a oggi - ha ricordato
Scoccimarro - abbiamo costruito una rete operativa tra partner
dell'Alto Adriatico e dell'Europa Centrale. Un percorso che ha
già prodotto risultati concreti e che vogliamo consolidare
attraverso lo scambio di buone pratiche, la mappatura delle
competenze e soluzioni condivise basate su evidenze scientifiche".
Il documento siglato oggi non ha valore vincolante, ma sancisce
la volontà dei firmatari di rafforzare la collaborazione per il
monitoraggio e la valutazione della qualità delle acque nei
rispettivi territori.
Tra le azioni previste, la creazione di un gruppo permanente di
esperti sulla qualità delle acque superficiali e sotterranee; la
definizione di un quadro condiviso delle competenze e dei ruoli
degli enti coinvolti nella gestione dei distretti idrografici;
l'individuazione delle criticità comuni, in particolare sulle
attività di monitoraggio e sull'applicazione dei flussi ecologici
nei corpi idrici; lo scambio di metodologie, strategie regionali
e buone pratiche per risolvere le problematiche emerse, anche in
coerenza con la Direttiva Quadro sulle Acque e il regolamento Ue
sul ripristino della natura NRL 2024/1991.
"Siamo convinti - ha concluso Scoccimarro - che l'approccio
integrato e la condivisione delle conoscenze siano la chiave per
garantire una governance efficace e sostenibile delle risorse
idriche, a beneficio delle generazioni presenti e future".
Nel corso della giornata illustrati anche lo stato dell'arte e
buone pratiche di tutti i partner dell'iniziativa in merito alla
qualità delle acque.
Oltre ai referenti delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto e
Emilia Romagna per l'Italia, dalla Croazia sono intervenuti Bruno
Kostelic, responsabile della protezione della natura e
dell'ambiente della Regione Istriana, che ha illustrato
l'evoluzione delle politiche di gestione delle risorse idriche
sul proprio territorio. Un contributo è stato portato anche da
Vanda Pikur, capo del Dipartimento per il controllo della
qualità dell'acqua potabile e delle acque naturali della Contea
di Primorje-Gorski Kotar, con un approfondimento sul monitoraggio
delle acque superficiali e sotterranee.
Per la Slovenia sono intervenuti Simon kvor, direttore del
Centro di sviluppo della Valle dell'Isonzo, che ha presentato la
strategia di adattamento ai cambiamenti climatici nella regione
di Gorika, e Iztok kerlic, direttore dell'Agenzia pubblica per
la promozione dell'imprenditorialità e lo sviluppo di progetti
del Comune di Izola, che ha illustrato le azioni per la gestione
integrata dei bacini idrografici e la prevenzione dei rischi
climatici.
Infine, per l'Austria, Helmut Serro, coordinatore per la
Sostenibilità e i progetti UE della Carinzia, ha descritto il
modello di gestione integrata delle acque nell'ambito della
Macroregione Eusalp.
ARC/EP/al