SALUTE. AULA BOCCIA MOZIONE FASIOLO SU SUPERAMENTO MODELLO ASAP

(ACON) Trieste, 18 mar - Superare il modello ambulatoriale sperimentale di assistenza primaria (Asap), sostenendo azioni volte ad arginare il prestazionismo e a favorire la presa in carico dei pazienti da parte dei professionisti di medicina generale. Era quanto chiedeva la mozione di Laura Fasiolo (Pd), sottoscritta anche dagli altri gruppi consiliari di Opposizione, che è stata respinta dall'Aula durante la seduta pomeridiana del Consiglio regionale. "Il sistema Asap è stato istituito come soluzione temporanea ed emergenziale per dare una risposta urgente alla carenza di professionisti di Medicina generale, ma - ha evidenziato Fasiolo - ha prodotto un'insufficiente risposta ai bisogni dei cittadini. Gli stessi professionisti della salute hanno ritenuto, in più occasioni, inadeguato il sistema dei medici a rotazione che non prevede la presa in carico del paziente, né l'instaurarsi di quel rapporto fiduciario tra medico e paziente che rappresena il valore aggiunto della medicina del territorio". Per la consigliera dem dunque "è urgente risolvere la situazione, promuovendo una medicina generale territoriale organizzata che riduca il carico burocratico del medico di medicina generale, grazie all'ausilio dell'assistente di studio, nonchè prevedere incentivi e interventi adeguati per garantire l'attrattività del servizio di medicina generale in tutte le aziende sanitarie della regione Fvg, anche per chi accetta incarichi provvisori e temporanei". "Questa mozione può rappresentare un primo tassello per una revisione del piano socio-sanitario, partendo dall'incentivare i percorsi formativi", ha commentato la consigliera di Alleanza Verdi e Sinistra, Serena Pellegrino, che ha rimarcato quanto richiesto dalla collega in merito alla necessità di "adottare una visione omogenea per superare il prestazionismo", ricordando, infine, che "la medicina basata sulle singole prestazioni può risolvere il singolo evento, ma non garantisce la cura del paziente nella sua globalità". Anche per Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) la mozione "evidenzia una oggettiva criticità e invita dunque a ragionare su come dare risposte concrete". Di diversa opinione è stato, invece, Carlo Bolzonello (Fedriga presidente) che ha definito la mozione della collega del Pd "senza capo né coda", dal momento che "le problematiche sul tema sono molto complesse: i professionisti di medicina generale operano a partita iva e non sempre possono essere assegnati al sistema sanitario pubblico, ed è pertanto necessario pensare a nuovi modelli". L'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, ha ricordato tutte le misure messe in campo dall'amministrazione regionale a sostegno della medicina territoriale come "l'incremento di 2 milioni di euro al finanziamento destinato ai collaboratori di studio; la collaborazione con le amministrazioni comunali per facilitare l'individuazione di sedi da mettere a disposizione dei medici nelle aree montane e più disagiate, e le indennità maggiorate per i medici di medicina generale rispetto a quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro". "Oggi non c'è più la possibilità di garantire i modelli di una volta - ha detto ancora Riccardi -. Siamo d'accordo che si debba superare il modello Asap, ma di certo eliminarlo ora non garantirebbe risposte ai bisogni dei cittadini. Bisogna capire come superarlo, e non è di certo con questa mozione che si risolve il problema". "La popolazione non può avvalersi di un'assistenza di serie C - ha ribattuto in replica Fasiolo -: è chiaro che si tratta di un problema complesso, ma la mia mozione era un invito a lavorarci insieme per trovare soluzioni adeguate". ACON/SM-fa