LINGUAGGIO GENERE. BUNA (LEGA): SBAGLIATO FORZARE SU QUESTO TEMA

(ACON) Trieste, 18 mar - "Trovo imbarazzante perdere tutto questo tempo e dare così tanto spazio al tema del linguaggio di genere. Non è che dobbiamo decidere qui se diventeremo più o meno donne con questa terminologia che dovrebbe essere stravolta subito e ovunque, anche nei documenti all'interno del Consiglio regionale". Così in una nota Lucia Buna, consigliere regionale di Lega Fvg. "Non credo che spingere questo aspetto faccia bene a noi donne, non è la strada giusta. Anche l'Accademia della Crusca, più volte citata oggi in quest'aula, invita a evitare duplicazioni retoriche indicando in ogni frase entrambi i generi. Le forzature in questo momento non fanno bene a nessuno - analizza l'esponente leghista -, lasciamo che questo processo prosegua lentamente, avremo più forza anche nei confronti del genere maschile e saremo più apprezzate. Non è con queste locuzioni che otterremo più forza o parità, sono altre le esigenze a cui aspirare". "In questi due anni di amministrazione regionale poi - prosegue Buna - non è mai stata negata la richiesta di essere chiamate al femminile. Io sono una di quelle donne a cui piace essere chiamata con l'articolo al maschile, ma spesso questo non avviene perché molti uomini tendono a chiamarmi con il ruolo politico al femminile. Non ci trovo nulla di strano, non sono risentita e non rimprovero nessuno in questo caso. Così facendo, noi donne non stiamo intraprendendo una linea coerente con i nostri ideali e con quello che vorremmo portare avanti". "Sono orgogliosa di far parte di questo Consiglio regionale e di portare avanti i miei impegni con tutte le difficoltà che noi donne possiamo avere, dato che siamo madri piene di impegni. Tuttavia - conclude la consigliera leghista - non spingo per attuare un linguaggio di genere che vada a sradicare un percorso che valuteremo solo alla fine del nostro mandato". ACON/COM/fa