TONDO E FRATTINI A CONVEGNO SU GIACOMO CECONI

Pielungo di Vito d'Asio (PN), 15 lug - La figura e l'opera di Giacomo Ceconi di Montececon (1833-1910) sono state ricordate oggi a cento anni dalla morte (18 luglio) in quello che fu il suo castello a Pielungo di Vito d'Asio, per iniziativa della Graphistudio spa, da qualche anno proprietaria del maniero. Ai lavori sono intervenuti il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ed il presidente della Regione, Renzo Tondo, presenti anche altri esponenti della Giunta e del Consiglio regionali, numerosi sindaci del Friuli occidentale, il presidente della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani. Il leit-motiv dell'incontro è stato duplice: da un lato, l'attualità dell'opera del Ceconi, partito povero emigrante e tornato ricco e creato nobile dagli Asburgo per le grandi opere realizzate nell'Impero Austro-Ungarico; dall'altro, il suo mecenatismo, che continua oggi con Graphistudio, ha messo in evidenza il presidente della società, Tullio Tramontina: "vogliamo fare del castello di Pielungo un luogo di incontro e di stimolo". Ma il territorio e la montagna in particolare, per svilupparsi ha bisogno di collegamenti: come ha ricordato il sindaco di Vito d'Asio, Vincenzo Manelli, servono collegamenti stradali (la Cimpello-Sequals-Gemona) e telematici. Per il ministro Frattini, l'occasione dell'incontro sollecita almeno tre riflessioni: "Ceconi è forse il primo esempio di internazionalizzazione dell'impresa, in un territorio più ampio di quella Euroregione cui il Friuli Venezia Giulia oggi guarda per allargare le opportunità degli imprenditori della regione". In secondo luogo Frattini ha messo in evidenza il forte legame di Ceconi con la terra natale, per la quale realizzò diverse opere per favorirne lo sviluppo, fra cui la prima strada. "Questo mecenatismo - ha affermato Frattini - si rinnova oggi con Graphistudio, che acquisendo il castello intende contribuire allo sviluppo del territorio". Infine l'omaggio del ministro al Friuli Venezia Giulia "terra chiave di un mondo che è cambiato e cambia rapidamente, trovandosi al centro della nuova Europa senza frontiere. Qui ci sono imprenditori coraggiosi che investono nell'innovazione". Al ministro ha fatto eco il presidente Tondo: "oggi dobbiamo cogliere gli elementi di trasmissione tra il passato e i futuro. La marginalità del territorio non può essere un alibi: Ceconi ieri e Graphistudio oggi dimostrano che la montagna può e deve uscire dall'isolamento". La presenza del ministro - secondo Tondo - testimonia l'attenzione al sistema imprenditoriale regionale ed all'internazionalizzazione del Friuli Venezia Giulia. Un'internazionalizzazione oggi rappresentata dalla Graphistudio, "azienda avanzata, innovativa e nella quale si trovano ancora valori umani. Per Ceconi il tema nuovo erano le infrastrutture di trasporto e ancor oggi noi dobbiamo lavorare per dotare la regione di infrastrutture moderne. Tra esse la Cimpello-Sequals-Gemona, per la quale abbiamo impostato un percorso di fattibilità". Il Ceconi emigrante e analfabeta, merita, sia pur post mortem, un riconoscimento: è quanto vorrebbe fare l'Università di Udine conferendogli una laurea e per questo il rettore Cristiana Compagno ha sollecitato al ministro Frattini l'autorizzazione del Governo. Infine, sull'opera di Giacomo Ceconi si sono soffermato il prof. Francesco Amendolaggine e la dott. Federica Ceconi dell'Università di Udine. ARC/NNa