(ACON) Trieste, 18 mar - "La proposta di legge approvata oggi
dall'Aula rappresenta un passo fondamentale verso la creazione di
un ambiente più sicuro e giusto per tutti. Questa iniziativa
dimostra un forte impegno da parte delle istituzioni nel
riconoscere e affrontare le problematiche legate alla sicurezza,
unico tema in discussione, non certo gli aspetti religiosi,
culturali o economici, come qualcuno sostiene e ha ribadito anche
in aula, definendo addirittura la nostra una terra non
accogliente". È questo, in una nota, il commento del consigliere
regionale Mauro Di Bert, a nome di tutto il gruppo Fedriga
presidente.
"In un momento storico di crescente preoccupazione, questa
proposta mira a rafforzare le misure di sicurezza pubblica e si
propone di implementarle, vietando in luogo pubblico l'uso di
qualsiasi indumento o accessorio che non consenta facilmente il
riconoscimento o l'identificazione della persona che lo indossa.
Non si tratta di interferire con aspetti culturali o religiosi,
ma di un rispetto delle regole, base fondante di una civile
convivenza", aggiunge il capogruppo di Fp.
"È importante sottolineare che questa proposta di legge non si
limita a rispondere a un'emergenza, ma si propone di costruire
una cultura della legalità e del rispetto dei diritti umani.
Investire nella sicurezza e nella tutela dei diritti significa
investire nel futuro della nostra società, promuovendo valori di
giustizia, equità e solidarietà. Siamo fiduciosi che questa
proposta possa rappresentare un modello da seguire anche per
altre regioni, contribuendo a un cambiamento positivo e duraturo
nel nostro Paese. Sono tre - conclude Di Bert - i princìpi che
ruotano attorno all'iniziativa, libertà democrazia e sicurezza,
purtroppo il venir meno di uno automaticamente esclude gli altri".
ACON/COM/fa