VELO. CALLIGARIS (LEGA): DIVIETI CHIARI. PELLEGRINO (AVS): NO A PLN

(ACON) Trieste, 18 mar - La proposta di legge nazionale numero 3, da stamattina all'esame del Consiglio regionale sotto la presidenza di Mauro Bordin, "riscrive un articolo della legge del 1975 sull'ordine pubblico che ha dato problemi di interpretazione, eliminando il 'giustificato motivo' che possa consentire di celare il volto nei luoghi pubblici". Così Antonio Calligaris, capogruppo della Lega e primo firmatario della pln, ha riassunto in aula i contenuti della norma che, se approvata dal Parlamento, "renderà certa - ha riassunto il relatore di Maggioranza - l'applicazione del divieto senza margini di interpretazione". Un altro aspetto importante, sempre secondo Calligaris, è l'indicazione precisa dei casi di esclusione dal divieto: nei luoghi di culto, in situazioni di necessità per proteggere la salute, in materia di sicurezza stradale, in manifestazioni sportive che prevedano l'uso di caschi, in attività artistiche e di intrattenimento. Inoltre la pln 3 "rende più chiaramente l'effetto a cui tende l'uso di questi mezzi di nascondimento del volto, ovvero non consentire facilmente il riconoscimento e l'identificazione della persona". "In luoghi pubblici o aperti al pubblico - osserva ancora il capogruppo della Lega - bisogna essere sempre sistematicamente 'facilmente riconoscibili e identificabili'". Calligaris sottolinea poi l'aggiunta di "una fattispecie contravvenzionale nell'ipotesi della costrizione alla violazione del divieto, nei confronti di minori, donne e persone con disabilità". La relazione si chiude con un excursus sulla legislazione di altri Paesi a proposito del niqab, il velo integrale che lascia scoperti solo gli occhi. "Molti leader dei Paesi dell'Africa dell'ovest, di fede islamica - scrive ancora il capogruppo di Maggioranza - hanno deciso fin dal 2015 di vietarne l'uso, per tentare di far fronte al moltiplicarsi di attacchi kamikaze, commessi soprattutto da donne". E in Europa, ricorda Calligaris, il divieto vige in Francia, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Austria, Bulgaria, Lettonia, Svizzera e otto regioni federate della Germania. Di tutt'altro parere Serena Pellegrino (Avs), relatrice di minoranza della pln. Convinta che la scelta di promuovere questa legge abbia "un significato strumentale, così come la fretta di portarla in commissione e dopo una manciata di giorni in Consiglio". "Dobbiamo essere onesti con tutti i nostri corregionali - è l'invito dell'esponente di Opposizione - e spiegare loro che il giorno dopo l'approvazione di questa legge le donne musulmane potranno continuare a girare per le strade del Fvg con il velo" in quanto si tratta di una proposta al Parlamento, che non ha ancora legiferato in materia e secondo Pellegrino "difficilmente esaminerà questa proposta, se non in abbinata a quelle già depositate sul tema da altri parlamentari". Si tratterebbe dunque solo "di una legge-bandiera di stampo elettorale". Utilizzata "per esprimere una posizione politica attrattiva di consensi nell'ambito delle polemiche anti-islamiche e del corollario di grossolani pregiudizi nei confronti delle persone musulmane". Sempre secondo Pellegrino è grave che "si legiferi innestando l'articolato all'interno di una norma appartenente alla cosiddetta legge Reale varata per arginare il terrorismo, per vietare alle donne musulmane di indossare il velo nei luoghi pubblici, in totale assenza di atti criminogeni e di pericoli per la sicurezza". E si "focalizza l'attenzione su burqa e niqab nonostante l'articolo della legge Reale riguardi molteplici situazioni: penso ai passamontagna degli ultrà seminatori di violenza negli stadi e nelle città, ai cappucci e alle sciarpe delle baby gang, ai caschi della polizia senza codici identificativi, alle mascherine che hanno coperto i volti di tutti durante la pandemia". La consigliera di Avs è convinta che "l'integrazione delle donne musulmane non passi per l'assunzione passiva di modelli occidentali, ma attraverso l'istruzione, la reciproca conoscenza, e si sottolinea reciproca, delle diverse culture religiose e tradizioni sociali". Pellegrino conclude ricordando gli emendamenti presentati e bocciati in Commissione, auspicando il ritiro della pln. ACON/FA-fc