(ACON) Trieste, 13 mar - "Che l'intero Consiglio regionale
debba legiferare per obbedire agli ordini di Roma e Bruxelles, è
agghiacciante e inaccettabile. È palese che la Lega stia usando
una norma come questa in maniera strumentale e per un proprio
tornaconto. A loro non interessa risolvere il problema, ma
potersi affiggere al petto una medaglia da usare per la
propaganda elettorale e poter dire 'da domani niente più velo
integrale nei locali pubblici', cosa che ovviamente non avverrà
fino a che il Parlamento (chissà quando) si esprimerà".
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali del Partito
democratico riguardo alla proposta di legge nazionale per
l'ordine pubblico, la sicurezza e la tutela dei diritti delle
donne e dei minori, votata oggi in V Commissione e sulla quale i
consiglieri dem non hanno partecipato al voto proprio per la
"becera strumentalizzazione di un tema così complesso".
Un utilizzo della norma, continuano, "incoerente e schizofrenico,
tenuto conto che rispetto alla richiesta di convocazione
d'urgenza della III Commissione sulla privatizzazione di alcuni
ospedali ci è stato detto che non si poteva discutere in
Commissione per l'imminenza delle elezioni amministrative mentre
oggi, per questa Pln il problema non si pone e alla Destra va
bene così. Una Destra che tra l'altro non va d'accordo nemmeno
con se stessa".
"In Commissione, i consiglieri dem hanno ricordato che nel 2019
il Centrosinistra votò a favore di una mozione che impegnava la
Giunta ad adottare appositi provvedimenti per assicurare la
massima efficacia dei controlli per la sicurezza e richiamava al
divieto d'uso di strumenti che mascherano in qualsiasi modo il
viso. Evidentemente questo non bastava, visto che, probabilmente,
è da Roma e Bruxelles che sono arrivati ordini per trattare in
maniera prioritaria il voto di una legge inutile. E del silenzio
del resto della Maggioranza non c'è nulla da dire?", chiude la
nota.
ACON/COM/rcm