(ACON) Trieste, 12 mar - "Abbiamo appreso dalla stampa ligure
che il presidente Fedriga ha chiamato il presidente della
Liguria, Bucci per lamentarsi del fatto che il dottor Paolo
Bordon, attualmente direttore generale della sanità ligure e già
dirigente sanitario in Friuli, si è permesso di esprimere un
parere sullo stato del sistema sanitario del Friuli Venezia
Giulia. Si tratta di un fatto gravissimo, per il quale chiederemo
al presidente e alla Giunta di riferire in Aula la prossima
settimana".
Questo il commento, in una nota, di Massimo Moretuzzo, capogruppo
di Patto per l'Autonomia - Civica Fvg, sul clamore suscitato
dall'intervento del dottor Paolo Bordon sul Messaggero Veneto dei
giorni scorsi.
"Senza entrare nel merito delle considerazioni espresse nel suo
articolo, che condividiamo totalmente, e delle sue competenze
professionali largamente riconosciute anche fuori dai confini
regionali - prosegue Moretuzzo -, ritengo che il dottor Bordon
abbia il diritto di manifestare il suo pensiero in tutte le sedi
che ritiene opportune e che, anzi, sia auspicabile che persone
informate e competenti come lui intervengano nel dibattito su uno
dei temi fondamentali per la nostra regione, come quello della
sanità".
"Di cosa ha paura il presidente Fedriga - incalza il capogruppo
autonomista -, tanto da spingersi a chiamare un collega
presidente di Regione per lamentarsi di un articolo apparso sulla
stampa? Perché non vuole che si discuta di quello che è successo
e sta succedendo nel servizio sanitario regionale? La recente
accelerazione sui processi di privatizzazione di pezzi della
sanità regionale, e soprattutto il tentativo di farla passare
senza una discussione nelle opportune sedi istituzionali impone,
invece, un confronto quanto più largo e partecipato possibile".
"Se il presidente Fedriga pensa di continuare a fare propaganda
elettorale sulla sanità senza che nessuno denunci la gravità di
una situazione che rischia di implodere per le conseguenze di
scelte sbagliate, si sbaglia di grosso. Dai banchi
dell'Opposizione - continua l'esponente regionale - abbiamo
dimostrato di avere un atteggiamento costruttivo, come in
occasione del dibattito sul Piano oncologico, e di considerare il
tema della sanità come una delle questioni in cui la comunità
politica regionale deve essere capace di superare sterili
contrapposizioni".
"Non abbiamo, però - conclude Moretuzzo -, nessuna intenzione di
assistere passivamente a un declino che rischia di essere
inarrestabile e che per essere contrastato ha bisogno di un
dibattito serio e di voci autorevoli, come quella del dotor
Bordon".
ACON/COM/sm