(ACON) Trieste, 11 mar - "Il fenomeno delle aggressioni al
personale sanitario, negli ultimi anni, ha assunto proporzioni
allarmanti. Così come fanno altre Regioni, che hanno promosso
misure ad hoc, è necessario che anche il Fvg intervenga con
azioni concrete per garantire la tutela di chi opera nel sistema
salute".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Roberto
Cosolini (Pd) che in occasione della Giornata nazionale contro la
violenza sui sanitari (12 marzo) ha presentato alla Giunta
regionale un'interrogazione attraverso la quale sollecita appunto
la "tutela della sicurezza dei professionisti della sanità di
fronte al crescente numero di aggressioni registrate nei loro
confronti".
"Secondo i dati dell'indagine Fnomceo-Censis - prosegue Cosolini
-, il 72,3 per cento dei cittadini ritiene che il Servizio
sanitario nazionale sia peggiorato, anche a causa della riduzione
del numero di medici e infermieri e del deterioramento del
rapporto medico-paziente. Inoltre, il 52,2 per cento ha avuto
esperienze negative nei pronto soccorso, spesso a causa di lunghe
attese e della carenza di personale. Questo clima di
insoddisfazione contribuisce a creare tensioni che sfociano in
episodi di aggressione nei confronti degli operatori sanitari. A
livello nazionale, sono state adottate alcune misure per arginare
il fenomeno, come la legge 113/2020, che impone alle strutture
sanitarie di adottare protocolli di sicurezza con le forze
dell'ordine, e le campagne di sensibilizzazione promosse dal
ministero della Salute".
"Alcune Regioni italiane come la Toscana, l'Emilia-Romagna e la
Sicilia hanno implementato ulteriori strategie di prevenzione e
monitoraggio. Tuttavia, in Fvg resta una forte preoccupazione per
la sicurezza del personale sanitario, a fronte della quale
chiediamo alla Giunta di valutare misure ulteriori che
garantiscano condizioni di serenità del personale, affinché non
venga compromessa la qualità dell'assistenza ai pazienti",
conclude la nota.
ACON/COM/mv