L'assessore Scoccimarro, investire nel mini-nucleare sostiene
vocazione industriale Fvg
Udine, 11 mar - "Il nucleare oggi disponibile è sicuro, ma
dobbiamo essere all'avanguardia anche per le tecnologie che
saranno disponibili tra dieci o trent'anni. Ho visitato a Boston
il progetto sperimentale di costruzione di una centrale a
fusione, dove l'azionista di riferimento è italiano, ma noi oggi
in Italia non disponiamo ancora di una legislazione che permette
una sperimentazione del genere".
Lo ha sottolineato il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga intervenendo in videocollegamento alla
tavola rotonda "Energia nucleare sostenibile: dialogo con
l'industria italiana", organizzata da Confindustria Udine,
insieme all'azienda Newcleo, sui temi legati al ruolo
dell'energia nucleare a supporto del settore industriale.
Fedriga ha aggiunto che sul tema dell'energia nucleare e sui siti
produttivi serve un profondo processo di "responsabilizzazione da
parte di tutti, ma in primis da parte della politica di tutti gli
schieramenti: troppe volte - ha affermato il governatore del
Friuli Venezia Giulia - si è cavalcata la protesta del momento
per lucro elettorale ma seguire il consenso a breve termine sarà
un fallimento. Occorre invece una comunicazione efficace, seria e
vera ai cittadini: vi ringrazio per incontri come questo perché è
bene lavorare per un grande patto tra tutti gli attori del
sistema".
L'iniziativa, introdotta dal presidente Luigino Pozzo, ha messo a
confronto istituzioni, aziende, autorità di settore ed esperti
sul tema dell'energia, con particolare riferimento alle
opportunità offerte dall'energia nucleare a supporto del comparto
industriale.
Fedriga ha raccolto anche due spunti dell'intervento di Pozzo per
rimarcare in merito alla questione del reperimento della forza
lavoro che è "necessario attuare seriamente politiche che
incentivino un'immigrazione scelta, accompagnata e non subìta" e
in merito alla tassazione del lavoro "che serve responsabilità da
parte dei tre protagonisti: istituzioni, sindacati, parti
datoriali per affrontare un tema che riguarda tutti, non solo le
fasce più fragili".
Per parte sua l'assessore alla Difesa dell'ambiente Fabio
Scoccimarro a margine dell'evento ha rimarcato come "non possiamo
permetterci di rimanere indietro considerando che il
mini-nucleare di terza generazione nella ricerca,
nell'operatività e nello sviluppo è un'eccellenza italiana:
investire nel mini-nucleare significa sostenere anche la
vocazione industriale del Friuli Venezia Giulia, garantendo e
creando nuove opportunità occupazionali e consolidando un settore
strategico per il futuro. Con le giuste politiche e il supporto
della ricerca e dell'innovazione, la regione può diventare un
modello di sviluppo sostenibile e concorrendo alla sovranità
energetica dell'intero Paese".
All'incontro sono intervenuti, tra gli altri - alla presenza
anche del presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin - il
presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti e
il ceo di Newcleo Stefano Buono, azienda che ha raccolto oltre
537 milioni di euro di finanziamenti privati (90% capitali
italiani) e sta lavorando alla progettazione, costruzione (entro
il 2031) e gestione di Reattori modulari avanzati (Amr) di quarta
generazione, raffreddati con piombo liquido e alimentati da
scarti nucleari riprocessati.
ARC/EP/ma