(ACON) Trieste, 10 mar - "L'Amideria Chiozza costituisce un
reperto di archeologia industriale di interesse regionale. La
progettualità e il recupero mirano a renderlo non soltanto un
polo museale, ma anche un centro di innovazione e ricerca". Lo
evidenzi in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(Movimento 5 Stelle) a seguito della visita odierna al complesso
industriale Amideria Chiozza, a Perteole di Ruda, insieme a una
delegazione della V Commissione consiliare.
"Il sopralluogo si è rivelato molto interessante. Si tratta
infatti di un sito da tutelare assolutamente - aggiunge la
Capozzi - perché può costituire un richiamo attrattivo non solo
per chi proviene dai territori della nostra regione, ma anche da
fuori. Rappresenta un esempio industriale che nasce nel
territorio, che ha costituito il tessuto sociale di una comunità,
che ha dato lavoro a numerose donne, come si evince anche dalle
eloquenti foto storiche. Da questo specifico punto di vista può
davvero essere considerato un precursore del lavoro femminile".
"L'Amideria Chiozza aveva inaugurato il ciclo chimico-industriale
dell'estrazione dell'amido: prima dal frumento, poi dal mais. Una
realtà nata grazie alla lungimiranza del chimico Luigi Chiozza e
alle sue idee rivoluzionarie che coniugavano agricoltura e
industria. In seguito venne acquistata dal Comune di Ruda che,
attraverso i vari fondi ottenuti, ne ha conseguito il recupero
ancora in corso d'opera. Gli spazi - spiega la pentastellata,
facendo riferimento ai previsti interventi di restauro e
riqualificazione in corso di realizzazione - custodiscono
macchinari di fine Ottocento di straordinaria importanza dal
punto di vista della storia industriale. Uno di essi, una
macchina a vapore, è stato recuperato grazie a un lavoro
certosino di 1.500 ore".
"L'attenzione della Regione - conclude la consigliera - non può
che essere massima rispetto a un bene che costituisce un prezioso
patrimonio dell'intero Friuli Venezia Giulia".
ACON/COM/rcm