Il ringraziamento dell'assessore alla Fondazione Cassa di
risparmio di Trieste per la donazione ad Asugi di due nuovi
automezzi
Trieste, 10 mar - "L'aspetto della logistica in ambito
sanitario assume particolare rilevanza con l'aumentare della
popolazione anziana che non riesce a spostarsi autonomamente da
casa e, di conseguenza, incontra difficoltà nel ricevere le
prestazioni di cui ha bisogno. Per questo rinnovo la gratitudine
verso la Fondazione Cassa di risparmio di Trieste che, ancora una
volta, ha dato un segno tangibile di vicinanza e sostegno al
sistema sanitario del territorio".
È il ringraziamento che l'assessore regionale alla Salute
Riccardo Riccardi ha rivolto alla Fondazione Cassa di risparmio
di Trieste per la donazione di due autovetture destinate,
rispettivamente, al Distretto Trieste 1 e all'Assistenza
infermieristica ambulatoriale e domiciliare 0-18 di Asugi. La
consegna delle chiavi è avvenuta questa mattina in occasione
della conferenza stampa svoltasi all'Ospedale Maggiore di
Trieste, a cui hanno preso parte - tra gli altri - il direttore
generale dell'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina
Antonio Poggiana e Loredana Catalfamo in rappresentanza della
Fondazione.
Come ha sostenuto il rappresentante della Giunta Fedriga, "avere
nuovi mezzi a disposizione è fondamentale per raggiungere le
persone per cure domiciliari ma dovremo occuparci anche del
percorso inverso: i cittadini che autonomamente non riescono a
raggiungere agevolmente i luoghi di cura. Non possiamo lasciarli
soli: il loro accompagnamento in condizioni di sicurezza per
l'erogazione di determinate prestazioni è uno dei temi
fondamentali che si legano alla riorganizzazione del sistema".
Il veicolo che sarà impiegato per l'Assistenza infermieristica
ambulatoriale e domiciliare 0-18 contribuirà a garantire su tutto
il territorio giuliano l'assistenza erogata a favore di bambini e
adolescenti affetti da varie patologie. L'attività
infermieristica dedicata ai bisogni di salute di questa fascia di
età è caratterizzata da un'elevata complessità e viene erogata
quotidianamente a domicilio, a scuola e nei contesti di vita,
assicurando in questo modo la frequenza scolastica e l'inclusione
sociale. Consente, inoltre, di evitare ricoveri impropri e
complicazioni e, dove possibile, favorisce il recupero
psicofisico dei giovani pazienti nell'ambito del contesto
familiare, amicale e affettivo.
Il secondo mezzo sarà assegnato al Servizio infermieristico
domiciliare che eroga assistenza 24 ore al giorno e 7 giorni su 7
a circa 500 persone, per lo più anziane, affette da patologie
croniche, totalmente o parzialmente non autosufficienti. Il
servizio è finalizzato ad assistere la persona in ambiente
domestico, ricorrendo alle cure ospedaliere solo all'insorgere di
fatti acuti non affrontabili a domicilio, prevenire e ridurre al
minimo le complicanze derivanti dall'evoluzione della malattia,
garantire la continuità assistenziale e supportare la persona e
la famiglia nella fase avanzata o terminale della malattia.
ARC/PAU/ma