(ACON) Trieste, 8 mar - Nel complesso fenomeno della gestione
dei minori stranieri non accompagnati la Regione Fvg si è
completamente disimpegnata da ogni ruolo di regia o
coordinamento, abbandonando a sè stessi Comuni e strutture di
accoglienza. L'assessore Roberti, per primo, la smetta di
starsene in panchina a dare giudizi quantomeno inopportuni e
entri in campo".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd), commentando le dichiarazioni dell'assessore regionale
Pierpaolo Roberti sulla gestione dei minori stranieri non
accompagnati nel Comune di Udine.
"Le sue minacce sono irricevibili e prive di fondamento: che
risorse vuole tagliare se il finanziamento del sistema è
nazionale?" - si domanda Celotti che sei mesi fa ha chiesto di
portare la questione dei minori stranieri nella Commissione
regionale competente, attraverso un'audizione dei referenti delle
strutture presenti in Fvg, "affinché si avvii un serio
ragionamento anche in Consiglio regionale. L'audizione non è
stata calendarizzata, ma speriamo che a fronte delle notizie
delle ultime settimane si proceda finalmente in tal senso".
La consigliera dem è, inoltre, convinta che "in questa partita
bisogna stare al fianco dei Comuni e delle strutture di
accoglienza, non scaricare le responsabilità, e per questo
esprimo sostegno a Casa dell'Immacolata che, peraltro, in questi
giorni ha preso una posizione chiara e forte".
"Il fenomeno è complesso e va affrontato assieme, perché c'è un
aspetto educativo che compete alle strutture, un aspetto di
sicurezza che compete alle forze dell'ordine e un aspetto di
governo delle accoglienze su cui i Comuni hanno le armi spuntate,
perché rispondono solo dei ragazzi emersi sul loro territorio e
non di quelli in arrivo da altre città e altre regioni, che
comunque compongono i gruppi accoglienza. Insomma - conclude
Celotti -, la rete è nazionale, e quindi le Regioni non possono
fare a meno di assumere un ruolo di regia per il proprio
territorio".
ACON/COM/sm