SALUTE. HONSELL (OPEN): 9 MESI DOPO MOZIONE, NO AZIONI PER MALATI DPB

(ACON) Trieste, 7 mar - Il consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), con il sostegno dei colleghi di tutti i Gruppi consiliari di opposizione, ha depositato un'interrogazione per chiedere alla Giunta Fedriga "quali azioni concrete intenda intraprendere per rispettare gli impegni assunti con l'approvazione unanime della mozione 54, avvenuta nella seduta d'Aula numero 59 del 14 maggio 2024". "Questa mozione, che era stata presentata congiuntamente insieme alla Maggioranza con il consigliere Grilli - ricorda Honsell in una nota -, impegnava la Regione Friuli Venezia Giulia a garantire interventi sociosanitari adeguati per i pazienti affetti da Disturbo di personalità borderline (Dpb), prevedendo un approccio multidisciplinare e il pieno rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) definiti dal Dpcm del 12 gennaio 2017 in materia di salute mentale. Tuttavia, a distanza di oltre nove mesi dall'approvazione della mozione, non risulta alcuna azione concreta messa in atto per dare seguito agli impegni presi". "La Regione aveva assunto un impegno chiaro con l'approvazione unanime della mozione, riconoscendo la necessità di percorsi terapeutici specifici per i pazienti con Dpb. Tuttavia, a oggi, non vi sono segnali concreti di attuazione, nonostante la normativa nazionale e le linee guida riconosciute a livello internazionale indichino chiaramente le cure necessarie per questa patologia altamente invalidante", sottolinea ancora l'esponente di Open. "Il Friuli Venezia Giulia è attualmente privo delle strutture terapeutico-riabilitative necessarie per questi pazienti, e la mancanza di risorse finanziarie per la formazione del personale e la realizzazione di tali strutture, assenti anche nell'ultima legge di bilancio regionale, rischia di rendere inattuabili gli interventi previsti. Inoltre - appunta il consigliere -, i dati del Sistema informativo salute mentale (Sism) del 2024 evidenziano un preoccupante aumento della prevalenza di questi disturbi, con una stima di 14,7 casi ogni 10.000 abitanti. Non possiamo permetterci di ignorare un problema così grave". "L'inclusione sociale e la riabilitazione di questi pazienti dipendono dall'attuazione di interventi adeguati e tempestivi. Senza un'azione concreta da parte della Giunta regionale - chiosa Honsell - si rischia di disattendere un impegno assunto pubblicamente e di negare il diritto alla cura a molte persone che ne hanno urgente bisogno". ACON/COM/rcm