Udine, 7 mar - "La Regione mette a disposizione ingenti risorse
annuali per offrire concrete opportunità alle aziende di
sviluppare politiche interne di parità di genere e tutela dei
diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Ma in termini di
discriminazioni, il differenziale più grande non è quello tra
donne e uomini ma tra giovani e meno giovani, la possibilità di
ingresso dei più giovani nel mercato del lavoro, l'adeguatezza
dei salari, la garanzia di costruzione di un percorso lavorativo
e di vita".
È la riflessione dell'assessore regionale al Lavoro e formazione
Alessia Rosolen intervenuta oggi al convegno "Appalti pubblici e
diritti delle donne: i capitolati alla prova della emergenza
sulla parità" promosso dall'Ordine degli avvocati e da quello dei
Consulenti del lavoro di Udine, in collaborazione con Anci Fvg.
"Molto spesso la società in cui viviamo usa degli slogan e delle
visioni astratte, ma le concretizza solo in particolari
occasioni. Dobbiamo superare la retorica anche rispetto al tema
della parità di genere e guardare agli strumenti con cui da anni
applichiamo la tutela di questi diritti affinchè ci sia una
maggiore consapevolezza" ha aggiunto Rosolen.
"Lo sforzo della Regione - ha ribadito l'assessore - è dunque
quello di guardare alle tematiche lavorative nel loro complesso
rispetto al contesto sociale, toccando i temi della disparità
salariale, della conciliazione lavoro-famiglia, della
sostenibilità dei sistemi previdenziali, della qualità del lavoro
e del sistema di welfare aziendale e territoriale".
Rispetto al tema specifico trattato durante il convegno, la
Regione ha promosso interventi formativi per la promozione della
parità di genere, investendo in particolare su due progettualità.
La prima, di un valore di 750mila euro, riguarda il Programma
Specifico 5/23 del Fondo sociale europeo Plus per la formazione
sulla responsabilità sociale d'impresa (RSI) e sul welfare
aziendale. In quest'ambito vengono finanziati seminari, workshop,
focus group, azioni di coaching a beneficio delle imprese per
l'attuazione di modelli avanzati di welfare aziendale e
responsabilità sociale d'impresa o di modelli di società benefit.
Il secondo, del valore di oltre 51mila euro, riguarda la
realizzazione di interventi di formazione propedeutici
all'ottenimento della certificazione di parità di genere, in
attuazione del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali del 18/01/2024. Su questo canale vengono sostenuti
progetti formativi rivolti al personale aziendale che si occupa
di risorse umane, con l'obiettivo di curare aspetti di cultura
della parità, ma anche di avviare concretamente il processo di
certificazione della parità di genere nelle aziende.
ARC/SSA/al