(ACON) Trieste, 7 mar - "Nel 2024 l'Italia è all'87° posto nel
Global gender gap index su 146 Paesi, fanalino di coda in Europa
per opportunità economiche e lavorative per le donne. Un dato che
racconta di salari più bassi, minori tutele e carriere bloccate.
In Friuli-Venezia Giulia ciò si traduce in 9.500 euro, in media,
in meno all'anno rispetto a un uomo. Questo ci dice che siamo
ancora lontani da una vera parità. Le disuguaglianze pesano
ancora di più nei contesti fragili e dove vi sono forme di
violenza fisica, psicologica ed economica. La liberazione da
queste dinamiche passa anche attraverso l'emancipazione
economica".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Giulia Massolino e Massimo Moretuzzo alla
vigilia della Giornata internazionale della donna, che,
sottolineano, "non va ridotta a rituale, ma è un richiamo ad
agire e a impegnarsi per una società equa e paritaria".
"Il problema drammatico della violenza sulle donne in molti casi
viene anche aggravato dalla mancanza di un sostegno adeguato
rispetto alla disponibilità di cure mediche. Per questo nelle
scorse settimane abbiamo presentato una mozione in Consiglio
regionale affinché la Regione preveda l'esenzione totale dal
ticket per tutte le prestazioni sanitarie destinate alle donne
vittime di violenza, seguendo l'esempio di altre Regioni che
hanno già adottato misure simili - continuano Massolino e
Moretuzzo -. L'obiettivo è garantire un accesso immediato e
gratuito alle cure, incluse visite specialistiche, esami
diagnostici e supporto psicologico, anche nel periodo successivo
alle dimissioni dal pronto soccorso, senza che il peso economico
diventi un ulteriore ostacolo nel percorso di uscita dalla
violenza. Ora tocca alla Giunta regionale dare una risposta. Ogni
giorno è l'occasione per stare dalla parte giusta".
ACON/COM/fa