(ACON) Trieste, 6 mar - "Numerose le opere prospettate e
molteplici anche i dati forniti che meritano un'attenta
riflessione, lasciando aperti svariati interrogativi. Tuttavia,
il tempo esiguo messo oggi a nostra disposizione per gli
opportuni approfondimenti non ci ha consentito di fugare alcuni
dei dubbi che continuiamo a coltivare".
Lo sottolinea, attraverso una nota stampa, la consigliera
regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), facendo
riferimento ai lavori odierni della II Commissione permanente
che, allargata alla IV, ha ospitato una serie di audizioni dei
consorzi di bonifica per approfondire i temi delle risorse
disponibili, dello stato di avanzamento delle opere e dei
cronoprogrammi legati a quelle previste per il futuro, nonché
sull'organizzazione del personale e sul rapporto tra
progettazione interna ed esterna degli interventi.
"Nel parlare di grandi opere per l'ammodernamento degli impianti,
il referente del Consorzio di bonifica della Pianura friulana -
aggiunge l'esponente pentastellata - ha fatto riferimento, tra le
tante cose, anche al collegamento tra il canale Sade e il sistema
derivatorio Ledra-Tagliamento sul quale paventiamo serie
perplessità rispetto all'impatto ambientale che tale modifica
comporterebbe. In primis per quanto riguarda il lago dei tre
Comuni sul quale insistono pesantissime servitù".
"È stato anche evidenziato il fatto che sarebbe stato espresso un
parere favorevole - precisa Capozzi - ma, in realtà, proprio
nella giornata di ieri è, invece, emerso il dissenso espresso da
alcuni amministratori a mezzo stampa, proprio in merito
all'impatto ambientale in questione".
"Così come si è parlato di impianti fotovoltaici - sottolinea
ancora la rappresentante del M5S - senza che ci sia stato
specificato quale genere di impianti e su quali superfici,
soprattutto in un momento storico nel corso del quale la
transizione energetica rischia di polverizzare i nostri terreni
agricoli".
"Al di là delle considerazioni in merito alle singole opere,
comunque, restiamo sempre convinti che un'adeguata informazione -
conclude Capozzi - aiuterebbe a evitare incomprensioni e ostilità
da parte di cittadini e ambientalisti".
ACON/COM/sm