(ACON) Trieste, 5 mar - "Le notti magiche dei Mondiali '90,
quelle del capolavoro di autolesionismo delle semifinali a Napoli
contro Maradona, le gesta del divin codino a Usa 94, la
maledizione della lotteria dei rigori che polverizza i sogni
azzurri anche nel '98 e nel 2000 schiantandosi contro la grandeur
della Belle Epoque dei galletti transalpini. Quante volte la
Nazionale italiana è arrivata lì, a un passo dalla gloria, dopo
il pablito matador del 1982 e prima del cielo azzurro sopra
Berlino del 2006? E chi c'era a raccontare le imprese di Roberto
Baggio, Maldini, Baresi, solo per restare a tre dei più grandi
interpreti dell'epopea tricolore del dopo guerra? Sempre Bruno
Pizzul da Cormons, splendido cantore di calcio, giornalista,
telecronista e maestro di chi ha raccolto la sua eredità come
voce delle partite della Nazionale. Da giovane era stato lui
stesso calciatore, prima di appendere gli scarpini e prendere in
mano un microfono, raccogliendo il testimone da un altro
grandissimo, Nando Martellini, indimenticabile narratore di
Italia-Germania 4 a 3 all'Azteca del 1970 e della vittoria
dell'11 luglio 1982, ancora contro i tedeschi, annunciata con
quel triplice Campioni del Mondo".
Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali di Forza
Italia Andrea Cabibbo, Michele Lobianco e Roberto Novelli.
"Pizzul - proseguono Cabibbo, Lobianco e Novelli -, non era solo
un telecronista, Pizzul decantava calcio. Ha portato la Nazionale
nelle case e nei cuori degli italiani. Mancato questa notte,
resterà, per sempre, il cantore del 'RobertoBaggiogooooooool' e
di una grande e sfortunata stagione della Nazionale azzurra.
Condoglianze alla famiglia e in particolare al figlio Fabio,
consigliere regionale in Lombardia. Mandi Bruno".
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