L'assessore al panel organizzato al Villeggio Italia allestito
per la Vespucci
Trieste, 3 mar - "Rilevo ancora, da parte del sistema
istituzionale, la tendenza a voler essere l'unico depositario
delle soluzioni in questo ambito. Tuttavia, senza il
coinvolgimento delle famiglie e delle associazioni, diventa
difficile raggiungere risultati concreti. Una soluzione
esclusivamente istituzionale, infatti, si riduce alla mera
allocazione delle risorse, mentre ciò di cui abbiamo bisogno è un
sistema basato sulla sussidiarietà. Per questo, in Friuli Venezia
Giulia si è avviato un percorso di dialogo e di collaborazione,
consentendo a realtà esterne di agire e di contribuire nella
gestione delle politiche sulla disabilità".
Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale alla salute,
politiche sociali e disabilità, Riccardo Riccardi, nel corso del
panel, organizzato all'interno del Villaggio Italia allestito per
l'arrivo della Nave scuola della Marina Militare Amerigo
Vespucci, intitolato 'Inclusione lavorativa, riferimenti
normativi e opportunità'.
Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, la scelta
con la legge 16 è stata quella di non disperdere quanto di valido
fosse stato realizzato in precedenza, perché questa è una sfida
che non può subire interruzioni. "Senza un successo su questi
temi - ha aggiunto - non saremo in grado di garantire risposte
adeguate alle esigenze di salute delle persone".
A tal proposito, l'assessore ha sottolineato come, per una
persona con disabilità, il lavoro sia sinonimo di libertà. "Con
questa norma - ha spiegato - abbiamo introdotto un principio di
equità, accompagnato dal riconoscimento del diritto al lavoro,
allo sport, alla libertà e a una vita piena e dignitosa".
Infine, Riccardi ha parlato della necessità di vincere la
battaglia culturale contro l'idea che la risposta sanitaria sia
principalmente la gestione dell'acuzie, quando invece bisogna
concepirla sempre più in un'ottica di presa in carico globale e
continuativa.
ARC/GG/al