Oggi l'assessore ha incontrato il direttore del ministero delle
Imprese e del Made in Italy (Direzione generale per la politica
industriale, la riconversione e la crisi industriale,
l'innovazione, le Pmi e il Made in Italy), Paolo Casalino
Udine, 3 feb - "Una notizia timidamente positiva che
accogliamo con favore, nella speranza che a questo primo passo ne
seguano altri di significativi. Di positivo c'è che, per la prima
volta, l'Europa ha fatto un passo indietro rispetto alle
posizioni ideologiche assunte fin qui".
È il commento dell'assessore alle Attività produttive del Friuli
Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, alle dichiarazioni della
presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in
merito al Piano europeo per il settore automotive, previsto in
uscita il 5 marzo.
Più sostegni e semplificazioni per produrre batterie e catene di
rifornimento 'made in Europe' e, soprattutto, deroga sui target
da raggiungere in merito al taglio di emissioni di Co2. Sono i
termini dell'accordo raggiunto dalla presidente della Commissione
europea e annunciati oggi in vista della presentazione del Piano,
programmata per mercoledì 5 marzo.
"Condivido la posizione espressa dal ministro Adolfo Urso e
voglio sottolineare lo sforzo fatto dal Governo per eliminare la
tagliola delle multe. È necessario proseguire su questa strada,
con maggiore flessibilità e 'neutralità tecnologica' per evitare
il collasso del settore automotive e di tutta la filiera, che
trova anche in Friuli Venezia Giulia degli attori importanti" ha
commentato Bini a margine dell'incontro tenutosi oggi a Udine,
nella sede della Regione, con il direttore del ministero delle
Imprese e del Made in Italy (Direzione generale per la politica
industriale, la riconversione e la crisi industriale,
l'innovazione, le Pmi e il Made in Italy), Paolo Casalino.
Durante l'incontro, all'assessore sono state presentate le
opportunità connesse alla Legge quadro del Made in Italy e al
Piano transizione 5.0. In merito, l'esponente della giunta
Fedriga ha espresso la massima disponibilità ad organizzare
webinar e momenti informativi per le imprese del Friuli Venezia
Giulia in cui presentare i canali contributivi e gli incentivi
messi in campo dal Governo centrale.
Si è anche parlato anche del bando Invitalia per l'area di crisi
industriale complessa di Trieste. La dotazione è di 15mln di euro
e l'assessore Bini ha ribadito la necessità di un'interlocuzione
tra ministero e Regione, al fine di mettere a terra queste
importanti risorse "con un bando semplificato e 'sartoriale', che
tenga conto delle reali esigenze del tessuto produttivo locale".
ARC/PT/al