(ACON) Trieste, 3 mar - Preoccupa il progetto per un impianto
di produzione di biogas e biometano da sottoprodotti agricoli ed
effluenti zootecnici al confine tra i territori comunali di
Pagnacco e Tavagnacco, tanto che il già sindaco e oggi
consigliere regionale, Moreno Lirutti (Fedriga presidente), ha
presentato un ordine del giorno per avviare un percorso che porti
a regolamentare, in modo puntuale, la presenza di questi
impianti. Lo si legge in una nota.
Il documento, agganciato all'approvazione del disegno di legge
che norma l'installazione degli impianti a fonti rinnovabili sul
territorio regionale, approvato mercoledì dal Consiglio
regionale, è stato accolto dalla Giunta e contiene un preciso
invito, rivolto all'Esecutivo, a valutare l'opportunità di
regolamentare la materia, integrando con disposizioni specifiche
e mirate il quadro normativo di riferimento.
"Il posizionamento di questi impianti nel tessuto regionale va
assolutamente pianificato e programmato - spiega il consigliere
Lirutti - prevedendo anche processi idonei, da un lato a un più
efficace coinvolgimento delle comunità interessate, dall'altro a
garantire il più ampio spettro di valutazioni preventive e, in
itinere, indirizzate ad analizzare e ridurre al minimo gli
impatti sulla cittadinanza, specie in termini di emissioni".
A preoccupare le comunità interessate sono infatti, in
particolare, proprio le emissioni odorigene, ma anche il
possibile inquinamento acustico e ambientale (per gli automezzi
in transito e per i gas climalteranti), connesso a questo tipo di
insediamento.
"Per quanto gli investitori diano continue garanzie in merito
alle tecnologie avanzate applicate a questi impianti, in grado di
contenere al minimo le emissioni odorigene, nelle comunità locali
interessate da questa tipologia di insediamenti l'attenzione
resta alta - prosegue l'esponente di Maggioranza - e proprio per
questo è quantomai opportuno avviare, a livello regionale, lo
studio di una regolamentazione puntuale, al fine di meglio
conciliare le esigenze di approvvigionamento energetico con le
sensibilità dei diversi territori e delle comunità insediate. Un
modo per scongiurare l'insorgere di situazioni di
contrapposizione che purtroppo a volte sfociano in momenti di
vera e propria tensione sociale".
ACON/COM/fa