(ACON) Trieste, 27 feb - "Nonostante il progetto di
trasferimento dell'ospedale materno-infantile Burlo Garofolo
risalga ad alcuni decenni or sono, oggi è emerso un quadro
rassicurante rispetto alla revisione di un piano che pare essere
in grado di soddisfare le esigenze degli operatori e dei
pazienti". Lo evidenzia la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(Movimento 5 Stelle) in una nota sul progetto per la nuova sede
dell'istituto Irccs Burlo Garofolo di Trieste, oggetto delle
attività della III Commissione consiliare culminate in audizioni
che hanno coinvolto la Giunta regionale e i vertici delle realtà
ospedaliere interessate.
"La rimodulazione dei volumi degli edifici dedicati all'ospedale
materno-infantile - aggiunge la Capozzi - consentirebbe un
miglioramento della situazione attuale: da 8 a 16 posti letto in
ginecologia e stanze singole per le degenze. Ne deriverebbe un
evidente salto di qualità sotto gli aspetti del comfort, del
benessere e della privacy dei pazienti. Un trasferimento voluto
dagli stessi operatori e che, secondo l'assessore Riccardi, non
inciderà sull'autonomia dell'Ircss e della sua prerogativa: la
ricerca. La preservazione dello status di Ircss è, secondo noi,
l'aspetto più importante da tenere a mente nell'esecuzione di
questo progetto".
"D'altro canto, riscontriamo altresì un insufficiente
coinvolgimento della popolazione residente che troppo spesso -
precisa la pentastellata - non viene presa in considerazione dai
decisori pubblici. Bene poi la ripiantumazione di 865 alberi ma,
nel breve termine, non riusciranno certamente a compensare i
benefici dei quasi 300 fusti adulti della pineta di Cattinara,
abbattuti nonostante avessimo più volte chiesto di rivedere
quella parte della strategia".
"Rimane, infine, il grosso interrogativo legato all'attuale sede
in via dell'Istria, il cui futuro - sottolinea la rappresentante
del M5S - sembra ancora incerto. Resteremo vigili per assicurarci
che quell'area non venga depauperata e anche per tutelare i
diritti dei cittadini".
ACON/COM/rcm