(ACON) Trieste, 26 feb - "Nel corso dell'estate 2024 eravamo
stati tra i primi a criticare la bozza di protocollo sulle opere
ferroviarie del nodo di Udine, poi sottoscritta tra Regione
Friuli Venezia Giulia, Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e Comune
di Udine. Una delle cose che avevamo criticato più severamente
era la mancanza di un preciso cronoprogramma dei lavori da
realizzare e dei finanziamenti necessari, nonostante l'impegno
formale di Rfi di presentare questi documenti dopo novanta
giorni: eppure, sono trascorsi già sei mesi e ancora i due enti
firmatari non hanno ricevuto quanto loro promesso".
Lo evidenzia, attraverso una nota stampa, la consigliera
regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) che ha dato il suo
diretto sostegno alla petizione, consegnata al presidente del Cr,
Mauro Bordin, che auspica la revisione del protocollo d'intesa
siglato tra Regione Fvg, Comune di Udine e Rfi per la
realizzazione del cosiddetto nodo di Udine e la dismissione dei
passaggi a livello lungo la tratta ferroviaria Udine-PM Vat.
"Centinaia di cittadini, per l'ennesima volta, hanno chiesto la
dismissione dei passaggi a livello lungo la tratta ferroviaria
urbana di Udine. Abbiamo voluto essere presenti alla consegna di
questa istanza - aggiunge l'esponente pentastellata, ricordando
il ruolo del suo MoVvimento di appartenenza tra i promotori
dell'azione popolare - per ribadire il nostro impegno nel voler
risolvere una situazione che si protrae ormai da decenni e che
non vorremmo possa trovare soluzione soltanto fra 10 o
addirittura 15 anni".
"L'urgenza è palese e un'accelerazione necessaria perché, ormai,
non fanno purtroppo più notizia - precisa Capozzi - neppure i
drammatici casi in cui persino i soccorritori sono costretti ad
aspettare i passaggi dei treni sui binari che dividono in due la
parte orientale del capoluogo friulano".
"Ci auguriamo, perciò, che anche questo documento, possa far
assumere a chi di dovere - conclude Capozzi - ogni responsabilità
per velocizzare i lavori e non solo l'aumento dei costi
dell'opera che, per contro, continuano a lievitare, mentre non si
conoscono ancora tutti i progetti".
ACON/COM/sm