KOSIC, GORIZIA SEDE INTERNAZIONALE FORMAZIONE SANITARIA

Gorizia, 28 giu - Si sono riuniti stamane a Gorizia, nella sede della Regione, l'Assemblea del Membri ed il Comitato esecutivo di Sanicademia, organismo transregionale fondato da Carinzia, Veneto e Friuli Venezia Giulia per promuovere l'integrazione sanitaria transnazionale in questa parte d'Europa, che ha registrato oggi l'adesione della Slovenia. I lavori sono stati aperti da Roberto Brancati, da questa mattina componente dell'Assemblea dei Membri e del Comitato esecutivo, mentre Cristina Barletta è stata nominata componente dell'Assemblea dei Membri, Alessandro Faganel coordinatore per la Regione FVG e Silvio Brusaferro, già titolare di un master promosso da Sanicademia, è entrato a far parte del Comitato scientifico. All'incontro ha partecipato l'assessore regionale alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali Vladimir Kosic, che ha confermato come Gorizia sia ''la sede giusta'', grazie alla sua storia e alla sua collocazione geografica, per lo sviluppo delle politiche internazionali della Regione nei settori della salute e della protezione sociale. Incrementare in modo sinergico le potenzialità clinico-scientifiche, ottimizzare l'offerta formativa ai professionisti del settore, attrarre finanziamenti europei o privati sono i principali obiettivi di Sanicademia. ''L'Accademia Internazionale per la Formazione dei Professionisti della Salute (Gruppo Europeo di Interesse Economico - GEIE) è il luogo in cui Veneto, Carinzia, Friuli Venezia Giulia e Slovenia possono formare gli stessi medici, infermieri e fisioterapisti e non è una cosa da poco, vista la direttiva europea sulla libera circolazione in Europa sia dei pazienti che dei professionisti''. ''Inoltre, questa struttura, che deve a Informest la sua nuova sede regionale a Gorizia, si inserisce perfettamente - ha detto l'assessore Kosic - nei principi enunciati dal Piano sociosanitario regionale (PSSR) 2010-2012 appena adottato e basato su un modello che rappresenta una condizione organizzativa imprescindibile, se si intendono concentrare le risorse economiche e professionali su poli regionali di eccellenza, strutture che operano in un'ottica di internazionalizzazione e con l'occhio rivolto all'Est europeo''. Un obiettivo ben definito nel documento strategico ''Le dimensioni internazionali della politica della salute della Regione FVG per il periodo 2009-2013'' e a favore del quale la Regione ha recentemente messo a disposizione 750 mila euro, assegnandoli all'Azienda per i servizi sanitari n.5 Bassa friulana per lo sviluppo di progetti internazionali, sottolinea l'assessore, spiegando come ''nel prossimo futuro i cittadini del Friuli Venezia Giulia e più in generale i cittadini europei, rivolgeranno sempre maggiore attenzione alla qualità dell'offerta sanitaria, allontanandosi progressivamente dalla tradizionale scelta basata sulla vicinanza al luogo di residenza''. Da ciò la necessità di garantire migliori prestazioni e maggiore informazione sulle offerte dei diversi servizi sanitari, oltre che sui diritti (in particolar modo quelli legati ai rimborsi) dei pazienti, garantendo l'eguaglianza reale fra i cittadini con forme di sostegno per i meno abbienti. Cinque sono le aree prioritarie (disabilità, svantaggio sociale e psicosociale, materno-infantile, biomedicina, gestione dei sistemi sanitari) identificate dalla Regione nell'attuazione delle sue politiche sanitarie in ambito internazionale. ''Nella consapevolezza dell'importanza che le strategie e le metodologie di cooperazione socio-sanitaria rispondano ad una chiara etica professionale - conferma Kosic - crediamo sia necessario cominciare ad utilizzare, partendo da questi settori così fondamentali, un linguaggio comune, che dai problemi e dai reali bisogni di salute dei cittadini tragga gli elementi per una programmazione adeguata alle loro necessità''. ARC/LVZ