(ACON) Trieste, 26 feb - "Il ddl 38 resta una norma parziale che
non affronta questioni aperte e che anche, e soprattutto, il
mondo dell'agricoltura ha sottolineato, ossia la tutela dei
territori agricoli e rurali. Da parte nostra abbiamo espresso un
voto di astensione critico, dettato da un senso di
responsabilità, consapevoli della necessità di normare la
materia".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Andrea Carli (Pd)
relatore di Minoranza del disegno di legge 38 "Installazione
impianti a fonti rinnovabili".
"Capiamo l'esigenza forte di una normativa, ma da questo punto di
vista ci aspettavamo molto più coraggio perché in questa norma,
in definitiva si limitano solamente gli impianti fotovoltaici.
Non c'è un pensiero concreto sul mondo dell'agricoltura e -
prosegue Carli - soprattutto non c'è un pensiero concreto su come
incentivare l'utilizzo delle aree meno appetibili, ossia le
cosiddette aree idonee".
"Su questo- incalza l'esponente dem -, avevamo proposto, viste
anche le enormi disponibilità di risorse presenti nel bilancio
regionale, anche un sistema per evitare eccessivo consumo di
terreno agricolo".
"A questo proposito - conclude Carli -, abbiamo anche formulato
un ordine del giorno che è stato votato all'unanimità dal
Consiglio regionale, per l'attivazione di un tavolo dove non ci
sia solamente la Direzione all'Ambiente, ma anche quella
all'Agricoltura e le associazioni delle categorie agricole,
proprio per cercare di definire una norma più efficace nella
difesa dei terreni agricoli dalla proliferazione, soprattutto del
biometano e del fotovoltaico".
ACON/COM/sm