(ACON) Trieste, 26 feb - Trovano il consenso dell'Aula anche
gli ultimi cinque articoli del disegno di legge 38.
Si tratta dell'8 che, affinato dall'assessore regionale alla
Tutela dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, prevede disposizioni
transitorie per le autorizzazioni avviate prima dell'entrata in
vigore del ddl esplicitando che, ha spiegato l'esponente della
Giunta Fedriga, "finché non sono approvate le linee guida
sull'approvazione dei progetti (previsti 12 mesi) il limite del
3% riferito a tutta la superficie agricola del Comune è da
intendersi come comprensivo oltre che degli impianti fotovoltaici
anche di quelli a biometano". Inoltre, sempre nelle more del
recepimento, si prevede che l'installazione di impianti Fer non
sia ostacolata dagli strumenti urbanistici e dai regolamenti
edilizi comunali.
E poi gli articoli dal 9 al 12, che dispongono le abrogazioni, la
clausola valutativa sul raggiungimento degli obiettivi della
legge, gli oneri finanziari per gli elaborati cartografici e
l'entrata in vigore il giorno dopo la pubblicazione sul
Bollettino ufficiale della Regione.
Non è passata invece la richiesta a firma Marco Putto (Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg), con i colleghi di Gruppo Simona Liguori
e Massimo Moretuzzo, sul prevedere la semplificazione delle
procedure autorizzative quando l'installazione di impianti
fotovoltaici avviene su superfici già impermeabilizzate,
coperture di edifici, parcheggi o aree militari dismesse.
Parimenti, non sono stati accolti tutti i tentativi delle
Opposizioni di intervenire nel periodo transitorio per impedire
la proliferazione di impianti senza adeguate documentazioni e con
consumo ulteriore di suolo.
ACON/RCM-fc