Trieste, 26 feb - "Con la legge approvata oggi il Friuli
Venezia Giulia si pone tra le prime Regioni in Italia a normare
in modo compiuto e funzionale il settore fotovoltaico, senza
scontri con norme o enti superiori, ma con una strategia chiara e
sostenibile".
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente,
Energia e Sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro.
"Questo disegno di legge è la risposta a una sfida complessa:
garantire energia pulita e indipendente senza compromettere la
bellezza, la produttività e l'identità del nostro territorio. Chi
vorrà realizzare impianti con potenza superiore a 1 megawatt - ha
rilevato l'assessore - dovrà prevedere misure di compensazione e
attivare un processo di comunicazione e informazione, affinché le
comunità locali siano parte attiva nelle scelte che riguardano il
loro territorio".
Secondo Scoccimarro, "gli elementi necessari ci sono tutti
affinché transizione energetica e salvaguardia del territorio
possano trovare un punto di incontro proficuo nella nostra
comunità, equilibrio che abbiamo cercato anche nella funzionalità
della norma con l'interesse di agire per non posticipare le
nostre responsabilità".
L'assessore ha valutato anche con favore i termini usati
dall'opposizione di una legge "conservativa e prudente: mi
permetto di essere d'accordo - così Scoccimarro - in quanto sono
in questa questione dei termini positivi, e non negativi come
vorrebbero essere usati. La Regione non ha potuto intervenire
prima perché il decreto che definisce il perimetro normativo per
le Regioni è stato pubblicato solo il 2 luglio 2024 e una certa
prudenza era d'obbligo ricordando come nel 2021 la legge fosse
stata impugnata dal Governo Draghi".
"Su alcuni aspetti - ha aggiunto l'assessore - abbiamo scelto di
spingere con determinazione, in particolare nell'articolo 5,
relativo alla localizzazione delle aree idonee agli impianti,
dove abbiamo voluto imprimere un forte segno politico. Su questo
punto, sarà mia premura portare il confronto a livello nazionale,
discutendone direttamente a Roma con le componenti politiche e
tecniche".
Scoccimarro ha evidenziato, infine, un altro aspetto: "Con il
duplice fine di tutelare maggiormente le superfici agricole e
regolamentare l'incremento dei progetti di impianti a biometano,
abbiamo deciso di proporre un subemendamento all'articolo 8,
nelle norme transitorie. Ovvero, finché non sono approvate le
linee guida sull'approvazione dei progetti (12 mesi previsti) il
limite del 3% riferito a tutta la superficie agricola del Comune
è da intendersi come comprensivo oltre che degli impianti
fotovoltaici anche di quelli a biometano".
ARC/PPH/gg