(ACON) Trieste, 26 feb - "Abbiamo appreso dall'articolo odierno
sulla stampa locale che l'Urp di Asugi ha motivato la sospensione
delle attività dei gruppi di stimolazione neurocognitiva. Ho
quindi ritenuto di presentare una interrogazione a risposta
immediata per chiedere alla Giunta quale fosse il costo mensile
delle attività del gruppo, a quanto ammonta lo sforamento, e
quali soluzioni si stiano valutando per la copertura di tali
costi".
Così in una nota la consigliera Giulia Massolino, del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg, annuncia il deposito di una
interrogazione a risposta immediata che vedrà risposta nella
seduta di metà marzo, in merito ai costi per le attività del
gruppo di supporto per persone con demenza, attivo da vent'anni
nella Microarea di Trieste.
"La riattivazione neurocognitiva, rientrante nei Livelli
essenziali di assistenza (Lea), contribuisce a evitare o a
ritardare l'ipotesi di istituzionalizzazione, con evidenti
vantaggi per le persone affette dalla patologia, per le famiglie
stesse, ma anche per la società tutta - prosegue la consigliera
-. L'eliminazione improvvisa delle attività ha generato forte
allarme tra le famiglie delle e dei pazienti, che si trovano ora
private di un supporto fondamentale senza alcuna alternativa".
"Solo a Trieste ci sono oltre 6000 persone affette da demenza e
la situazione è destinata ad aggravarsi con l'aumentare
dell'aspettativa di vita: bisogna urgentemente elaborare una
strategia per potenziare, ampliare e moltiplicare tali gruppi di
supporto in tutta la regione, anziché eliminarli, anche per
ridurre la spesa sanitaria a valle. Proprio per l'importanza del
tema - conclude Massolino - depositeremo a breve anche una
mozione di cui chiederemo ampia condivisione all'Aula".
ACON/COM/fa