FOTOVOLTAICO. PUTTO (PAT-CIV): NORMA DA MIGLIORARE SU TANTI FRONTI

(ACON) Trieste, 25 feb - "La transizione energetica e la tutela del territorio sono temi complessi che necessitano di un'attenta pianificazione e di una visione integrata tra i vari livelli di governo". E' quanto sostiene il consigliere Marco Putto, del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, che in una nota ripropone le proprie perplessità in merito al Disegno di Legge 38, già espresse in Aula, sottolineando che "queste questioni non sono state adeguatamente affrontate dalla legislazione nazionale e, finora, nemmeno da quella regionale". "Il ddl 38 arriva alla discussione nonostante la mancata pubblicazione della sentenza del Tar del Lazio sui ricorsi presentati dagli operatori contro il decreto ministeriale sulle aree idonee per l'installazione di impianti da fonti rinnovabili. Questo solleva seri dubbi sulla discrezionalità riservata alle regioni", sottolinea il consigliere, rimarcando che i provvedimenti normativi sovraordinati hanno creato confusione sulle aree idonee per gli impianti, suggerendo che il ddl 38 necessiti di integrazioni e perfezionamenti per evitare speculazioni dannose per le risorse agricole e ambientali. "La sostenibilità della transizione energetica non deve compromettere la qualità del paesaggio, la vita rurale e l'equilibrio agricolo-ambientale - aggiunge Putto -. Inoltre, la proposta di legge in discussione prevede un lasso di tempo troppo lungo per l'attuazione, con cartografie che dovranno essere elaborate e recepite dai Comuni, un processo che, con l'aumento delle richieste, rischia di rallentare l'efficienza del sistema". L'esponente del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg sottolinea inoltre che la pianificazione delle aree idonee deve essere attuata con una visione integrata tra le Regioni e i Comuni, al fine di evitare la proliferazione di impianti su terreni non impermeabilizzati, tutelando nel contempo le aree agricole. Putto pone inoltre l'accento sulla necessità di aggiornare e razionalizzare le infrastrutture per il trasporto dell'energia, evidenziando l'assenza di una strategia chiara per l'adeguamento della rete di distribuzione, che potrebbe ostacolare il potenziale delle energie rinnovabili. "Se non si trova un giusto equilibrio tra rapidità di azione e sostenibilità ambientale e agricola, rischiamo di compromettere la struttura delle nostre comunità. Un perfezionamento della legge e l'integrazione di ulteriori correttivi sono necessari per garantire una transizione energetica davvero sostenibile", conclude il consigliere che, a tal proposito, ha presentato un emendamento per prevedere incentivi finalizzati all'utilizzo di aree già impermeabilizzate, degradate o dismesse, al fine di minimizzare l'impatto sul territorio agricolo e proteggere le aree di pregio ambientale. "L'approvazione di questo emendamento, insieme alle altre proposte condivise dal gruppo e a quelle presentate dall'Opposizione, potrebbe superare molte delle criticità sollevate finora. Ne valuteremo l'esito", conclude la nota di Putto. ACON/COM/aa