Trieste, 25 feb - "L'iniziativa itinerante della Polizia di
Stato e del Ministero dell'Istruzione e del Merito è
importantissima per trasmettere ai più giovani gli strumenti oggi
necessari per navigare online in sicurezza e per utilizzare
correttamente i device come telefonini, pc e tablet. È
fondamentale mettere i ragazzi nelle condizioni di riconoscere
con grande tempestività i principali rischi che si annidano nelle
tecnologie che fanno parte della nostra vita".
Lo ha affermato l'assessore alla Sicurezza Pierpaolo Roberti che
questa mattina ha partecipato alla tappa triestina di "Una vita
da social", la campagna educativa della Polizia di Stato e del
ministero dell'Istruzione e del Merito realizzata nell'ambito del
progetto "Generazioni connesse".
"Gli esperti della Polizia postale - ha sottolineato Roberti -
sanno spiegare con grandissima precisione e professionalità i
tanti pericoli che anche i giovanissimi possono incontrare
utilizzando per esempio il cellulare e fornire indicazioni e
consigli che potranno essere utili anche in futuro".
"Senza dimenticare - ha aggiunto l'esponente della Giunta Fedriga
- che le Forze dell'ordine sono sempre al servizio della
collettività e possono essere contattate quando ci imbattiamo in
situazioni poco chiare o sullo schermo del nostro telefonino
compaiono immagini e parole spiacevoli".
Grazie alla campagna "Una vita da social" in tutti questi anni
sono stati convolti su queste tematiche sempre più pervasive
oltre 4 milioni di studenti in tutta Italia.
"Questo progetto si sposa alla perfezione con le numerose
iniziative sostenute con convinzione dalla Regione per
contrastare cyberbullismo, un fenomeno che può causare danni seri
a chi lo subisce. Il compito delle Forze dell'ordine e delle
istituzioni - ha concluso Roberti - è quello di mantenere
l'attenzione ai massimi livelli per cercare di stroncare la
diffusione di questi comportamenti inaccettabili".
ARC/RT/ma