Foreste: Zannier, Clapadoria Madonna neve restituita a sua bellezza

Udine, 25 feb - "Un importante patrimonio storico e culturale che viene riportato al suo splendore grazie all'accurato lavoro degli operai delle sistemazioni idraulico forestali: la comunità di Vito d'Asio troverà ora un percorso più bello e sicuro, l'itinerario lastricato ha, infatti, anche una funzione religiosa per i paesani e i fedeli, che lo percorrono per raggiungere la chiesetta della Madonna della neve, dove il 5 agosto viene celebrata ogni anno una messa con festeggiamenti ed eventi ricreativi." Lo commenta l'assessore regionale alle Risorse forestali Stefano Zannier a proposito della restituzione a seguito degli interventi di manutenzione della Clapadoria Madonna della neve, itinerario lungo circa 2.200 metri che collega il centro di Anduins con i pianori a monte dell'abitato della località "la Mont", a quasi 800 metri di quota. Iniziati a dicembre 2024, si sono conclusi lo scorso fine settimana i primi lavori realizzati dagli operai regionali del Servizio sistemazioni idraulico-forestali, irrigazione e bonifica della Direzione risorse agricole, forestali e ittiche. L'intervento, prioritario e urgente, è stato voluto dal Comune di Vito D'Asio, che ha stipulato una convenzione triennale con la Regione (termine nel 2027) per la sistemazione della storica mulattiera, costruita nel 1922. Erano numerose le criticità da risolvere: il percorso presentava diversi aspetti di degrado quali il distacco dei conci in pietra dai parapetti e dai muri di sostegno con proiezione del materiale sul versante del monte, la presenza di vegetazione spontanea infestante lungo i giunti della pavimentazione e il cedimento della stessa pavimentazione. La squadra degli operai regionali è intervenuta dunque su più fronti: dal ripristino dei muri in pietrame a secco all'eliminazione della vegetazione infestante; dalla stilatura dei giunti con materiale sabbioso e terra alla rimozione di porzioni di pavimentazione con livellatura in terra compattata e il riposizionamento conci di pietra. L'intervento è proseguito poi con lo sfalcio e il taglio delle alberature che invadevano con le radici la pavimentazione e i muri di contenimento. ARC/EP/ma