Oggi l'incontro con il presidente Luigino Pozzo. Sul tavolo
l'Agenda FVG Manifattura 2030 e il potenziamento dei consorzi
industriali
Udine, 24 feb - "Un incontro volto a rafforzare ulteriormente
il già solido rapporto di collaborazione esistente tra Regione e
Confindustria Udine, attraverso la condivisione di linee
strategiche di sviluppo in ottica futura. Un argomento di rilievo
tra quelli affrontati è stato quello relativo all'Agenda Fvg
Manifattura 2030, per la cui stesura il contributo delle
associazioni di categoria è stato determinante. Ma si è parlato
anche del potenziamento dei consorzi industriali, della necessità
di maggior manodopera qualificata per le nostre imprese, del
sostegno alla transizione ecologica e dell'opportunità di
svolgere azioni coordinate tra Regione e associazioni di
categoria per interventi mirati sul territorio".
Così l'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio
Bini ha sintetizzato i contenuti dell'incontro avuto oggi
pomeriggio con il presidente di Confindustria Udine Luigino
Pozzo.
Numerosi i temi trattati, tra i quali risalta la messa a terra
dell'Agenda Fvg Manifattura 2030, redatta nel 2024 in
collaborazione con The European House - Ambrosetti e che tra le
proprie finalità prevede proprio il sostegno alla transizione
energetica e digitale, oltre che all'export verso nuovi mercati.
"Un piano ambizioso, ma che ha trovato concretezza già con la
recente manovra di stabilità - ha sottolineato Bini - attraverso
un primo stanziamento regionale di circa 57,5 milioni di euro,
cui si sono aggiunti 50 milioni di risorse Fesr. In due mesi
abbiamo programmato interventi per 107,5 milioni di euro, grazie
ai quali - tra le altre cose - verranno aperti 11 bandi a favore
delle imprese già nell'anno in corso".
Per quanto riguarda gli investimenti in favore dei Consorzi di
sviluppo economico locale, per i quali l'Amministrazione
regionale ha già stanziato 291 milioni di euro tra il 2018 e il
2024, secondo l'assessore "due sono le sfide cruciali attese. Da
un lato garantire nuove aree alle aziende che intendono
insediarsi in regione, dall'altro il passaggio dall'essere
gestori di un patrimonio immobiliare a erogatori di servizi per
aziende e lavoratori".
"Il ruolo dei Consorzi nel futuro dovrà declinarsi sempre più in
chiave logistica e di welfare aziendale, garantendo servizi di
supporto dei lavoratori e della loro formazione professionale.
Sono tutti cambiamenti in corso, che la Regione è pronta a
sostenere, lavorando di concerto con i Consorzi stessi per
valorizzare le attuali zone D1, che già oggi registrano ampi
livelli di saturazione", ha concluso l'assessore.
ARC/PAU/pph