(ACON) Trieste, 22 feb - "Il ritorno delle Province elettive in
Friuli Venezia Giulia è una scelta di buon senso e di
responsabilità per garantire un'amministrazione efficace e vicina
ai cittadini. Condivido pienamente la posizione del presidente
Fedriga: è necessario un ente intermedio con una chiara
legittimazione democratica, capace di rispondere in maniera
diretta alle esigenze del territorio e di valorizzarne le
identità locali".
Così, in una nota, il consigliere regionale Diego Bernardis
(Fedriga presidente), intervenendo nel dibattito sul ripristino
delle Province e replicando alle critiche sollevate dalla
consigliera di opposizione Manuela Celotti (Pd).
"La soppressione delle Province, avvenuta nella scorsa
legislatura prima dell'insediamento del presidente Fedriga, ha
creato un vuoto amministrativo che ha penalizzato i Comuni e reso
più complessa l'erogazione dei servizi. La nostra amministrazione
- prosegue la nota - con lungimiranza, ha avviato un percorso di
riforma graduale, partendo dalla creazione degli Enti di
decentramento regionale (Edr), che oggi rappresentano la base
solida su cui costruire il nuovo assetto istituzionale delle
Province".
Bernardis sottolinea, inoltre, l'infondatezza delle accuse di chi
definisce il ripristino delle Province un'operazione ideologica:
"La riforma non è un ritorno al passato, ma un investimento sul
futuro del Friuli Venezia Giulia. La centralità dei territori e
la loro rappresentanza democratica non sono un capriccio, ma
un'esigenza concreta per dare ai cittadini istituzioni più
funzionali, efficienti e vicine".
"Piuttosto che attaccare una riforma che mira a risolvere
problemi concreti, l'opposizione dovrebbe spiegare perché ha
lasciato il sistema degli enti locali in una condizione di caos e
inefficienza. Il Friuli Venezia Giulia ha bisogno di istituzioni
forti e organizzate, non di vuoti polemici. Con il ritorno delle
Province elettive - conclude Bernardis - garantiremo ai territori
gli strumenti per amministrarsi con efficacia e responsabilità,
senza calare dall'alto decisioni che non tengono conto delle
realtà locali".
ACON/COM/sm