Oggi sopralluogo a Muggia. Possibile protocollo con Autorità
portuale per procedere con i lavori entro l'estate
Muggia, 21 feb - "La Regione proporrà all'Autorità di sistema
portuale la sottoscrizione di un protocollo d'intesa simile a
quello adottato per la diga davanti al Porto Vecchio di Trieste
al fine di compiere un significativo dragaggio alla foce del rio
Ospo e, in una seconda fase, anche dell'intero canale".
Lo ha detto l'assessore regionale per la Difesa dell'Ambiente
Fabio Scoccimarro al termine del sopralluogo compiuto oggi a
Muggia insieme al primo cittadino Paolo Polidori e ai vertici
dell'associazione sportiva dilettantistica per la nautica e la
pesca sportiva "Rio Ospo". Nell'occasione l'esponente
dell'Esecutivo Fedriga ha annunciato la volontà di dare avvio ad
un importante intervento per risolvere il problema della
navigabilità alla foce del corso d'acqua. Da tempo, infatti,
l'accumulo di sedimenti impedisce alle imbarcazioni di uscire con
la bassa marea, creando disagi per i naviganti e per le attività
economiche legate al canale navigabile che conduce al Golfo.
La Direzione Ambiente della Regione, forte dell'esperienza
maturata nei dragaggi, potrebbe dunque sostituirsi
nell'esecuzione delle operazioni, accelerando i tempi di
intervento. Le prime interlocuzioni con l'Autorità portuale hanno
già portato a un'apertura positiva, con la caratterizzazione dei
sedimenti già effettuata. "L'obiettivo - spiega Scoccimarro - è
ora quello di formalizzare l'accordo attraverso un documento
d'intesa, avviando quanto prima la progettazione per rimuovere i
sedimenti e garantire la piena navigabilità della foce del Rio
Ospo entro l'inizio della stagione estiva".
Per quanto riguarda la seconda fase, la Direzione Ambiente
provvederà a reperire i fondi necessari e ad avviare la
progettazione per la pulizia del canale. Le risorse per dare vita
all'operazione sono già disponibili nei capitoli della Direzione;
resta invece da definire quale sarà la destinazione dei sedimenti
rimossi, che risultano essere altamente inquinati. Le opzioni in
valutazione includono il conferimento in una cassa di colmata o
presso un gestore di rifiuti speciali, secondo le normative
ambientali vigenti.
"Il nostro impegno - ha concluso Scoccimarro - è massimo per
risolvere definitivamente questa criticità, garantendo la
sicurezza della navigazione e la tutela ambientale del
territorio".
ARC/AL/ma